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C’è un aspetto importante dell’intervista del Presidente del Milan Paolo Scaroni alla Gazzetta dello Sport di oggi che merita di essere evidenziato a parte. Si tratta della questione che inerisce la scelta del futuro Direttore Sportivo del club e le conseguenti voci sul possibile arrivo di Fabio Paratici. Tale dichiarazione, letta unitamente a quanto dichiarato dal CEO Giorgio Furlani tre giorni fa, fornisce la verità del Milan sulla vicenda DS.
Paolo Scaroniha detto testualmente “Non entro nel merito dei singoli nomi, osservo solo che ne leggo molti che non escono da noi: mi viene il dubbio che siano autocandidature diffuse da chi vuole venire al Milan”.
Questa frase deve essere letta e pesata con molta attenzione. Inoltre deve essere associata, in senso conseguenziale, a quanto dichiarato dal CEO del club Giorgio Furlani soltanto tre giorni fa, prima della gara di andata di Coppia Italia fra Milan ed Inter. “Non abbiamo ancora chiuso o deciso con nessuno, non commento su ruoli o soggetti però ci stiamo preparando perché vogliamo migliorare la parte sportiva”.
In sostanza il Milan, nel giro di tre giorni, per bocca delle sue figure dirigenziali più alte, il CEO ed il Presidente, ha smentito in maniera categorica che ci fosse un accordo con Paratici (o con qualsiasi altro dirigente).
Si è invece sollevato il dubbio che le notizie che circolano possano essere vere e proprie autocandidature; legittime ovviamente, ma lontane da uno spaccato credibile della verità dei fatti.
Si tratta di autocandidature di cui il Milan prende atto, senza però andare oltre. La decisione finale, sul DS, la prende soltanto il club. Le narrazioni che ne conseguono non dipendono dal Milan che ha invece una posizione chiara e coerente.
Il club rossonero, in questo momento, ha soltanto l’obiettivo di compattarsi fino a fine stagione al suo interno. Infatti è ancora aperta la possibilità di vincere un trofeo e conseguentemente di qualificarsi (con l’accesso alla finale di Coppa Italia) alla Supercoppa della prossima stagione. Un dettaglio non da poco.
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