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Beppe Bergomi a Repubblica sull'accordo tra Comune, Inter e Milan: "Non potevamo più aspettare. Milano ha già perso la finale di Champions del 2027, ora c'era il rischio di vedersi sfilare l'Europeo. E la nostra città non può non avere eventi di questo livello, occasioni così vanno sfruttate per migliorare".
"E come no, sono legatissimo a San Siro come si può immaginare. Però da anni giro l'Europa per Sky per commentare le partite e mi rendo conto che siamo rimasti indietro. E non può succedere a Milano, città da sempre abituata a guardare avanti. Bisogna accettare il cambiamento, so che è difficile ma è inevitabile. Comitati contrari? C'è tanto malcontento, me lo dicono anche quando vado al bar a prendere il caffè. Abbiamo già vissuto i lavori della metropolitana, sappiamo che cosa ci aspetta, i disagi. Però dobbiamo essere ottimisti perché dopo tutta la zona sarà migliore. San Siro ha due anime, una elegante e una periferica, a pochi metri di distanza. Un miglioramento complessivo non può che fare bene".
"Non si può sbagliare, deve essere progettato perfettamente. E bisogna proprio partire da questo, dalla visuale. Perché in nessuno stadio del mondo si vede bene la partita come a San Siro, è vero, dal terzo anello, dagli angoli, dalle tribune, ovunque non perdi mai la percezione piena di quello che sta accadendo in campo. Ecco, su questo non si possono commettere errori. Perché cambiare? Perché mancano tutti i servizi moderni. Banalmente i bagni all'altezza di ogni singolo settore e ogni singolo spettatore, non solo i vip. I bar, per esempio. Ormai sono funzioni dalle quali non si può prescindere".
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