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Importanti le parole del presidente Paolo Scaroni al Football Business Forum in merito all’evoluzione del progetto stadio condiviso. Nell’occasione Marotta ha parlato di “accordo storico” per l’acquisizione di San Siro sottolineando i ritardi del sistema italiano: “In Europa sono nati 53 stadi in 15 anni, da noi appena 3”. Giorgio Chiellini ha invece lodato il modello americano e citato l’esempio di Milan e Inter come segnale di modernità infrastrutturale.
In merito all’indagine della Procura per turbativa d’asta, il ministro dello Sport Abodi ha difeso l’operazione: “Si va avanti. È un percorso nell’interesse di Milano, dello sport e del Paese, nonostante chi provi a ostacolarlo giudiziariamente”. Perplesso il sindaco Sala che ha definito la coincidenza “una tempistica che fa pensare”, ribadendo però che “tutto è stato fatto nel rispetto delle regole” e che la procedura di manifestazione d’interesse è stata condotta in modo corretto, criticando chi si oppone, come il Comitato Sì Meazza, definendone l’approccio “molto teorico”.
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Norman Foster e lo studio Manica presenteranno il progetto definitivo del nuovo stadio entro metà 2026. La realizzazione sarà finanziata principalmente a debito, con prestiti da grandi banche e contributi di Oaktree e Redbird, e il costruttore sarà scelto tramite gara rispettando il tetto di spesa fissato dai club.
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