Domani dalle 16:30 (a oltranza) il Consiglio comunale voterà la delibera di vendita. Per il Corriere della Sera, nessuna novità sui voti dei consiglieri, nonostante la parziale apertura della vicesindaca Scavuzzo a emendamenti che non modifichino l’impianto del contratto. Per Il Giornale, potrebbe bastare a convincere gli indecisi. Possibili a oggi tre emendamenti: la whitelist, chiarimenti sui costi di bonifica del Parco dei Capitani (costi rimozione fondamenta vecchio Palasport) e misure per tutelare la salute dei residenti. Turco (PD) dichiara: “Vittoria del Consiglio comunale, ma non sufficiente per farmi cambiare voto”. Posizione simile per Giungi (PD). Per La Repubblica, ci sarebbero forti pressioni sui consiglieri FI per uscire dall’aula, anziché votare no.
SAREBBE UN'ERESIA MA...
Nuovo San Siro in bilico: ultimi appelli e nuovi emendamenti

Serietà e obiettivi
—Il Sole 24 Ore riporta le dichiarazioni del Presidente Scaroni: “È un passaggio importante di un percorso che ho iniziato oltre 6 anni fa per costruire a Milano uno stadio bellissimo: un'icona architettonica riconosciuta in tutto il mondo, all'altezza di Milan, Inter, della città e dei milanesi. I club sono pronti a investire oltre miliardo in un progetto sostenibile e innovativo che prevede un'importante opera di rigenerazione urbana a beneficio della collettività, innovativa e sostenibile, che vivrà 365 giorni l'anno e non solo in occasione degli eventi. Sono fiducioso perché, se non dovesse aver via libera, perderemmo tutti”. Sulla serietà e gli obiettivi delle proprietà, Scaroni intende “rassicurare chi tra i politici locali ha avanzato qualche dubbio, dimenticando il normalissimo vincolo di tutela della privacy per i sottoscrittori che hanno tutti i fondi”.
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—Il Giornale riporta le parole di Alvise Biffi, Presidente di Assolombarda: “Ospiteremo in Assolombarda, alla presenza dei vertici di Milan e Inter, la presentazione del progetto del nuovo stadio. Gli stadi moderni sono molto più di un’arena sportiva. Oltre a essere strategici per garantire alle squadre introiti coerenti a quelli dei competitor internazionali, sono comparti multifunzionali attivi tutta la settimana, a disposizione dell’intera cittadinanza. E progetti di questo tipo possono determinare importanti ricadute economiche. Come imprenditori, tifiamo per tutti i progetti che si propongono di sviluppare e fare grande Milano. Ci aspettiamo che chi vuole investire venga incoraggiato a farlo. Milano ha oggi la grande opportunità di consolidare il ruolo di hub dell’innovazione"
Corriere della Sera intervista Bernardo (Forza Italia), che ipotizza lo slittamento della deadline del 30 settembre per poter rivedere l’impalcatura della delibera e capire alcuni temi: se la demolizione è necessaria, alzare il prezzo, pensare lo stadio acceso tutto l’anno per un reale ritorno economico.
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