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+++ LA LUNGA ANALISI DELL'AVVOCATO FELICE RAIMONDO DOPO LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA CAUTELARE DEL COMITATO SI MEAZZA PER BLOCCARE L'ITER SU SAN SIRO +++
"L'avvocato Veronica Dini, che difende un nutrito gruppo di residenti milanesi, ha depositato il ricorso con cui chiede la sospensione dell'iter amministrativo portato avanti da club e amministrazione milanese. È il primo ricorso che punta a bloccare tutto con urgenza (ce ne sono altri pendenti ma senza richieste di sospensiva) e verte principalmente sull'interpretazione del vincolo così come fornita dalla Soprintendenza, che secondo i residenti sarebbe già scattato rispetto a quanto sancito dalle autorità coinvolte".
Inizia così il commento tecnico sull'ultima vicenda riguardante San Siro, dell'avvocato Raimondo. Un commento che però trovava già fondamenti in un suo stesso articolo scritto QUI sul suo sito personale, dove un mese fa veniva già spiegata la problematica che oggi, 22 giugno 2025, è stata posta all'attenzione del TAR.
L'avvocato Raimondo scrive sul suo account ufficiale di X - Twitter che: "La discussione sulla sospensiva è attesa per metà luglio, con la decisione che arriverà a stretto giro, probabilmente entro fine luglio. Vedremo quale sarà la reazione dei club e del Comune, quindi se rogiteranno ugualmente o se più prudentemente preferiranno attendere l'esito del TAR!".
"Se la sospensiva venisse accolta, la procedura verrebbe bloccata e la vertenza proseguirebbe nel merito ben oltre il 10 novembre, con tempistiche del tutto incompatibili con le esigenze dei club (a quel punto scatterebbe il vincolo anche secondo l'interpretazione più estensiva della Soprintendente)." - continua a commentare l'avvocato.
Se invece la sospensiva venisse respinta, la procedura amministrativa potrebbe continuare, i club potrebbero rogitare entro il 10 novembre, ma la causa comunque proseguirebbe nel merito con le normali tempistiche previste dagli uffici giudiziari. Non si potrebbe escludere che la decisione definitiva, attesa nel 2026, possa ugualmente accogliere le doglianze dei ricorrenti e annullare la compravendita che nel frattempo si sarebbe chiusa col rogito.
Il compito dei giudici amministrativi sarà quello di verificare, in base ai documenti depositati, che sussistano due presupposti: fumus boni iuris e periculum in mora.
Ossia valutare che l'istanza non sia palesemente infondata; quindi, che sia supportata da una valida base giuridica e fattuale. E, in secondo luogo, che una decisione assunta con le normale tempistiche causerebbe un danno grave e irreparabile che renderebbe inutile o meno efficace la sentenza conclusiva.
Vendere entro il 10 novembre un bene pubblico, che sarebbe già inalienabile in base a documenti e foto depositati, giustificherebbe l'accoglimento della cautelare?
Attenzione: se la sospensiva non venisse accolta per mancanza di periculum in mora (es. vincolo se scatta non può essere cancellato, invece vendita può essere sempre annullata), ma i giudici nel provvedimento cautelare forniranno un indirizzo preciso circa la sussistenza del fumus, ossia la possibile fondatezza delle contestazioni, o comunque la necessità di una profonde indagine sul merito - vista l'incertezza della data a partire dalla quale scatterebbe il vincolo, e l'impossibilità di ritrovare il progetto originario negli archivi - a quel punto, malgrado il momentaneo pericolo scampato, la politica milanese e i club, consapevoli del rischio che potrebbero correre, proseguiranno compatti?
Oppure il dossier verrà abbandonato a causa dei rischi e delle incertezze? Continuerà a esserci maggioranza politica e serenità del privato? Che futuri consensi - in vista delle elezioni comunali della primavera 2027 - potrebbe avere una maggioranza che dovesse approvare una vendita poi annullata dal TAR? Si accetterà il rischio di subire questo disastro politico?
Fonte e documentazione esclusiva dell'avvocato Felice Raimondo, esplicitamente riportata per diritto di cronaca
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