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a cura di Lia Capizzi per il quotidiano Il Domani -
Anche oggi la classe non manca, da una parte Modric e dall'altra De Bruyne, i due giocatori più titolati della Serie A. Milan-Napoli è anche un match tra pesi massimi in panchina. Ciak si gira, Max e Antonio gli specialisti dello scudetto. Negli ultimi 16 anni se ne sono spartiti undici, se Allegri primeggia per quelli vinti (6), Conte annovera il record di essere l'unico nella storia ad averne conquistati cinque con tre squadre diverse.
Dopo il ben noto gol non convalidato al rossonero Muntari. Nel bailamme di polemiche del post partita la dichiarazione di Allegri: "Il teatrino l'hanno montato e smontato loro". La risposta di Conte non si fa attendere «Tempo fa in un'intervista Allegri ci diceva di stare tutti zitti, noi l'abbiamo preso alla lettera L'unico che continua a parlare è però solo lui".
Conte è sempre pronto ad accendersi, dettando le proprie idee, anche lanciando frecciate alle sue società se non condivide le operazioni di mercato. Allegri, altrimenti detto "Acciughina" dagli amici di Livorno, ha il dono della diplomazia, in realtà è uno smaliziato livornese che ama l'ironia, guascone quanto basta, non si prende troppo sul serio. Non entra in polemiche con i dirigenti, è per natura un aziendalista.
Oggi, Conte ha trovato in Hojlund il sostituto dell'infortunato Lukaku, ha la volontà di far sbocciare De Bruyne insieme a Mc Tominay, fa leva sulla consueta intelligenza tattica di Lobotka e lo stato di forma di Politano. Allegri ha ridato entusiasmo ai tifosi, ha messo ordine a Milanello con le regole, ha ripristinato l'obbligo del ritiro prepartita, ha imposto l'italiano come unica lingua nello spogliatoio, a pranzo tutti seduti in una sola tavolata quadrata per eliminare i vari gruppetti.
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