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La lezione di Berlusconi: vincere per sé stessi, non in faccia agli altri

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La lezione di Berlusconi ci porta a desiderare la vittoria per celebrare la nostra passione, non per esibirla in faccia agli altri
mbambara
mbambara Vice direttore 

L'attualità della lezione di Berlusconi

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E' alquanto strano sentir dire che abbiamo alzato la Supercoppa in faccia all’Inter. Un’espressione del genere non fa parte della nostra storia.

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Il Presidente Berlusconi, d'altronde, ci ha sempre trasmesso una lezione ancor oggi di attualità: si vince per noi stessi, per vivere appieno la nostra gioia, non per oltraggiare gli avversari.

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Liberi, quindi, i tifosi interisti di continuare a dire che ci hanno alzato uno scudetto in faccia nell’aprile scorso; noi però siamo diversi ed il milanista ha il dovere di rimanere fedele ai propri cromosomi.

Nella nostra storia, nel 2003, abbiamo vinto la prima semifinale derby tutta italiana della storia del calcio; abbiamo poi vinto la Champions League a Manchester contro la Juventus.

Eppure di vittorie in faccia non abbiamo mai parlato. Un linguaggio del genere è sintomo di una visione dello sport che non è confacente alla nostra tradizione rossonera, perfettamente in armonia con la lezione di Berlusconi.

Il DNA del Milan

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Noi milanisti siamo abituati a vincere per gioire per ciò che siamo. Belli gli sfottò e le battute, ma le vittorie in faccia non ci appartengono. Fanno parte di un mondo che non è il nostro.

Un mondo in cui si vuole vincere per calpestare ed irridere la delusione altrui e non per vivere appieno la propria gioia. Un mondo dove l’avversario sportivo diventa qualcuno da dileggiare. Noi non saremo mai così.

Il nostro scudetto del 2022 è stato definito il più bello della nostra vita perché veniva dopo anni di pane duro. Non lo abbiamo vinto in faccia a nessuno. Soltanto in onore di noi stessi e della nostra meravigliosa passione.

Continueremo ad essere così. Bisogna saper vincere e saper perdere da persone che amano lo sport. E chi ama lo sport, il calcio, esulta per sé stesso, mai in faccia a qualcun altro.

Il Presidente Berlusconi, sul tema, era stato chiaro. "Vincere, rispettando gli avversari ed il pubblico". E' ancora inevitabilmente così.

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