Serve più qualità e più rapidità

Il tallone d’Achille del Milan: l’uscita del pallone dalla fase difensiva

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La gara di ieri sera allo Stadium ripropone il tema di un'uscita del pallone da dietro ancora troppo lenta che condiziona inevitabilmente il gioco e l'umore della squadra
mbambara
mbambara Vice direttore 

Questo è un articolo che inerisce un discorso di campo e come tale implica ragionamenti basati su ciò che si vede in campo e sulle scelte tecniche conseguenti. Il tema fondamentale è l'uscita del pallone dalla fase difensiva.

Nel dibattito su cosa ha bisogno il Milan per migliorare, a cominciare dal mercato, l'aspetto dell'uscita del pallone dalla fase difensiva assume una pregnanza assoluta e rilevante.

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L’errore concettuale, che ha condizionato e sta purtroppo condizionando l’intera stagiona, la società lo ha commesso durante l’estate.

Il tallone d’Achille del Milan: l’uscita del pallone dalla fase difensiva- immagine 2

Il club infatti ha preso un allenatore che voleva fare un calcio dominante e gli ha dato due difensori centrali titolari (Tomori e Pavlovic) inadatti al fraseggio, privi di senso del gioco e poco portati alla costruzione.

Saltato Paulo Fonseca è arrivato Sergio Conceicao che, come si è visto anche ieri sera, non vuole rinunciare all’uscita del pallone da dietro.

Perché è così importante l'uscita dal basso

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La ragione è evidente. Il Milan ha giocatori fortissimi negli spazi (Theo, Leao, Pulisic) e un centravanti di manovra come Morata. Se si fa aggredire ed esce coi tempi giusti, può diventare mortifero.

Per farlo però servono piedi idonei nella costruzione del gioco e nell’uscita palla sotto pressione. In tal senso i centrali più adatti sono Gabbia e Thiaw.

La situazione però può e deve essere migliorabile perché l’uscita del pallone dalla fase difensiva è il principale tallone d’Achille della squadra rossonera.

Nelle uscite il Milan deve anche cambiare qualcosa nella disposizione dei centrocampisti, oltreché nelle caratteristiche.

Il tallone d’Achille del Milan: l’uscita del pallone dalla fase difensiva- immagine 3

Ismael Bennacer sembra un lontano parente del centrocampista ammirato sino a maggio 2023. Al di là del fatto che pare mancargli il ritmo partita, continua a portare troppo il pallone e ciò rallenta le giocate rapide.

La soluzione con Pulisic e Rejinders mezzali potrebbe essere quella più credibile nel prosieguo della stagione perché garantisce equilibrio e, soprattutto, qualità nel palleggio.

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