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Rinfre͏schiamo la memoria e vediamo chi sono i giocatori del Milan che hanno giocato per la Nazionale
I Mondiali sono sempre un evento che fa battere il cuore a milioni di fan. Prima si stringono i pugni nella speranza che l'Italia riesca a qualificarsi, poi si serrano i denti e si seguono tutti i match con il fiato sospeso. L'Italia ha sollevato la coppa un po' di volte e, naturalmente, ce l'ha fatta grazie alla sua rosa di talenti. Se sei impaziente di acquistare i biglietti Mondiali 2026 USA, su Hellotickets trovi i prezzi migliori e puoi prenotare con largo anticipo. Chi ama il calcio sa benissimo l'hype che ruota attorno ai Mondiali, sono l'evento più atteso dell'anno. Nel 2026 la Coppa del Mondo si giocherà tra gli Stati Uniti, il Canada e il Messico, con la finale al MetLife Stadium il 19 luglio 2026. Mentre aspettiamo di sapere come andrà a finire e quale sarà il club che otterrà il titolo, facciamo un viaggio nel passato e vediamo chi sono stati i rossoneri che hanno dato il loro contributo ai Mondiali delle scorse stagioni.
Allora, come prima cosa c'è da dire che il Milan è stato una fucina davvero interessante nel corso degli anni. Se guardiamo Germania 2006, c'erano ben 13 giocatori tesserati rossoneri all'interno del torneo. Uno dei numeri più alti per club di tutta l'edizione se consideriamo tutte le nazionali. E fu proprio quell'estate che 5 milanisti rientrarono a Milanello con il titolo di campioni del mondo:
Partiamo dal passato, nel lontano Messico 1970 dove la semifinale Italia-Germania è diventata letteralmente la "Partita del Secolo". Gianni Rivera segnò al 111' e portò gli Azzurri in finale con un 4-3. Il suo gol divenne storico e lo consacrò come idolo e prodigio agli occhi di tutto il mondo.
Accanto a lui, c'era un altro gigante del Milan, Cesare Maldini. Capitano del Milan, campione d'Europa 1963 e leader azzurro al Mondiale 1962 in Cile. Purtroppo, non fu un Mondiale fortunato per l'Italia, ma la sua presenza resta parte della genealogia rossonera ai Mondiali.
Negli anni d'oro di Sacchi e Capello, il Milan venne associato soprattutto a nomi di grandissimi difensori. Tra questi, Franco Baresi è sul podio dei più completi di sempre: bronzo nel 1990 (Team of the Tournament) e finale nel 1994, dove rientra dopo l'operazione al menisco e gioca una gara monumentale. Peccato che sbagliò il rigore nel match finale contro il Brasile. Perché è ancora considerato un gigante? Perché vanta ben 81 presenze in Nazionale.
E poi c'è Paolo Maldini con i suoi quattro Mondiali giocati di fila (1990, 1994, 1998, 2002) e con il record italiano di presenze ai Mondiali: 23 partite. È il simbolo della continuità rossonera al massimo livello internazionale. È vero, stiamo parlando del secolo scorso, ma è bello vedere come questi fuoriclasse non siano stati dimenticati e di come siedano ancora sull'olimpo dei migliori calciatori di sempre.
L'edizione italiana ci consegna anche il Milan internazionale: Ruud Gullit (in gol contro l'Irlanda), Frank Rijkaard e Marco van Basten vestono l'arancione dell'Olanda, ma portano in campo l'idea di calcio che avevano perfezionato a Milanello. La Nazionale olandese si ferma agli ottavi contro la Germania, poi campione del mondo, ma il segno dello zoccolo duro milanista resta evidente.
Berlino, 9 luglio 2006. L'Italia batte la Francia ai rigori. In quella Nazionale ci sono cinque milanisti: Andrea Pirlo, Gennaro Gattuso, Alessandro Nesta, Filippo Inzaghi, Alberto Gilardino. Pirlo è il regista del torneo, Gattuso la diga, Nesta il pilastro (fermato da un infortunio dopo i gironi), Inzaghi segna contro la Repubblica Ceca, Gilardino incide da subentrante. Tutti tornano a Milano con la medaglia d'oro al collo.
In questo anno, il Milan era tra i club più presenti al Mondiale (13 tesserati), un dato che fotografa il peso competitivo della rosa di Ancelotti a livello globale.
Insomma, il Milan ha dimostrato di essere uno dei club italiani che genera più fuoriclasse ed è proprio grazie a loro se abbiamo avuto la possibilità di vincere i titoli e sentirci tutti un po' campioni del mondo. Nonostante gli anni siano passati, il Milan è ancora uno dei top club italiani, con la sua presenza costante in Serie A ed è per tutti un modello di riferimento per i grandi successi che ha ottenuto. Non ci resta che aspettare il prossimo Mondiale per vedere chi sarà il club che solleverà la coppa.
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