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PER LA SALVAGUARDIA DELLA COMPETIZIONE

Arbitro e Var di Milan-Bologna: Furlani, forte disappunto e dialogo costruttivo

il Musagete
La dirigenza rossonera, dopo Milan-Bologna, ha apprezzato l’attenzione delle figure istituzionali del settore e il riconoscimento dell’errore da parte dell’AIA e del presidente FIGC Gabriele Gravina
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Nell’immediatezza del fine partita di Milan-Bologna, proprio mentre sulle tv e sui social iniziava il dibattito sugli episodi di Milan-Bologna, il Milan non stava come si suol dire "con le mani in mano". Anzi...

Ma con responsabilità...

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Proprio attraverso l'ad Giorgio Furlani, la società rossonera ha espresso forte disappunto per la direzione arbitrale di Marcenaro e dei suoi colleghi al VAR, stigmatizzando in particolare l’episodio della revoca del rigore assegnato per il doppio fallo su Nkunku, che ha portato alle proteste di mister Allegri e alla conseguente espulsione del tecnico.

Il rosso come danno, dopo la beffa dell'errore...

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Anche nelle ore successive, il Milan ha mantenuto e coltivato in prima linea un dialogo costruttivo con le istituzioni competenti, affrontando il tema con toni fermi e corretti.

La posizione del Milan non è una questione di parte, ma secondo quanto trapela riguarda la salvaguardia dell’integrità e della correttezza della competizione. Decisioni arbitrali visibilmente errate, soprattutto in gare dall’alto impatto sportivo, rischiano infatti come tutti i tifosi possono perfettamente immaginare,  di compromettere i risultati, alimentare tensioni dentro e fuori dal campo e minare la fiducia dei tifosi nel sistema. Proprio per questo, la sensazione forte è che il Milan auspichi che quanto accaduto contribuisca ad aiutare i direttori di gara in una professione per natura molto difficile e a rendere più coerente e chiara l’interpretazione delle regole. Valori dai quali può e deve trarre beneficio tutto il movimento.