di Gaetano De Santis -
GIUSTO E DOVEROSO
Il Rinnovo di Matteo: un giusto riconoscimento
Il rinnovo meno atteso, forse perché quello più scontato, ma non per questo il meno importante. Matteo è uno di noi, incarna il milanismo nella sua forma più pura, quella di un ragazzo cresciuto con questi colori e che riesce a trasmettere la sua passione per questa
maglia ogni volta che viene chiamato in causa.
Da Sandro a Matteo
La storia di Gabbia non è quella di un predestinato, bensì è quella di un milanista puro che con il sudore ed il sacrificio è diventato il vero perno della nostra difesa. Con la cessione di Sandro - spero sempre che un giorno non troppo lontano torni da noi per rivivere emozioni come quelle vissute a Roma in quell’indimenticabile 24 aprile 2022 - abbiamo bisogno di uomini come Matteo, persone prima che calciatori *essenziali* per le nostre fondamenta rossonere.
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Il rinnovo fino al 2029 è il giusto premio per l’anno solare 2024: l’anno della consacrazione di Gabbia che, dopo essere tornato dall’Erasmus spagnolo con il Villarreal, ha trovato quella continuità di rendimento e quella sicurezza solo accennate nei mesi precedenti in rossonero. Ora la concertazione della dirigenza deve rivolgersi necessariamente verso quei rinnovi più spinosi, come possono essere quelli di Theo e Mike, anche solo per una questione economica e di status dei due cardini rossoneri. Come già dichiarato dal nostro Direttore Tecnico Geoffrey Moncada, le trattative vanno avanti, entrambi sono felici al Milan e non ci sono nuvole all’orizzonte, nonostante ogni tanto la narrazione nei nostri confronti tiri fuori ad arte attriti o presunte offerte irrinunciabili per i due francesi. Gabbia è stato il primo a rinnovare. Chi sarà il secondo poco importa, l’importante è che non rimanga l’unico. Ma questo non sembra essere nei piani della nostra dirigenza.
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