Milanista fra i Milanisti

Gabbia avanti tutta, prossima mission la fascia?

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Una sua eventuale promozione al rango di capitano del Milan soddisferebbe anche quella parte di platea rossonera che invoca più nazionali azzurri in squadra e un maggior coinvolgimento dei prodotti del nostro settore giovanile
Samuele Virtuani

Ieri è stato, dunque, il giorno delle firme a Casa Milan: Matteo Gabbia si è legato al club rossonero per altri cinque anni.

"Un sogno che si avvera e la continuazione di una storia iniziata tanti anni fa."

Queste le prime parole di Matteo Gabbia dopo l'ufficialità del rinnovo di contratto. Ed effettivamente da quel 24 agosto 2017, esordio nel terzo turno preliminare di Europa League contro i macedoni dello Škendija, Matteo Gabbia ne ha fatta di strada.

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Un percorso che l'ha visto assaggiare gradualmente la prima squadra, irrobustirsi in prestito alla Lucchese, squadra con la quale ha segnato anche il suo primo gol tra i professionisti, e tornare a Milanello da ottimo comprimario, da uomo sul quale poter sempre fare affidamento. In questo senso, la partita con la Roma a San Siro giocata in coppia con Kalulu il giorno dell'epifania 2022 è un manifesto. Il Milan vince 3 a 1, getta le basi per il rush verso il diciannovesimo scudetto, e non patisce le assenze di Romagnoli, Kjaer e Tomori.

La svolta, però, nell'estate del 2023. Le strade di Gabbia e del Milan si separano: il nativo di Busto Arsizio parte in prestito secco verso la Spagna, direzione Estadio de la Ceramica, Vila - real. Un'occasione per rimettersi in discussione, per acquisire esperienza internazionale. "Il mio obiettivo" - come rivelerà più tardi il classe 1999 - "era, però, quello di ritornare al Milan". E dai rossoneri Matteo Gabbia ci ritorna, eccome.

A fronte dell'ecatombe di infortuni in difesa che flagella l'autunno - inverno del Milan targato Pioli, Matteo Gabbia viene richiamato alla base. La Spagna riconsegna al Diavolo un giocatore trasformato: più maturo e attento in ogni frangente della partita, più leader di reparto e, non guasta mai, anche sensibilmente più prolifico sotto porta. La seconda, inaspettata, epifania, a proposito, di Matteo Gabbia.

Obiettivo fascia da capitano?

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Il resto è cronaca dei nostri giorni. Gabbia è, ormai, un titolare inamovibile di questo Milan. In sua assenza, le vittorie rossonere calano vistosamente. Il ruolo da comprimario in squadra appartiene ora ad altri. La rete, già consegnata agli annali di storia milanista, nell'ultimo derby meneghino sotto la Sud l'ha reso un idolo dei vecchi cuori rossoneri. La notizia del suo rinnovo è stata accolta con grande gioia da tutto l'ambiente Milan.

Alla gioia, dunque, si è poi andata sommando una domanda: è Matteo Gabbia il capitano che il Milan va cercando? Con l'avvio tribolato di stagione da parte di Davida Calabria e l'esperimento della fascia a rotazione tentato da mister Fonseca che ha dato più segnali di incertezza che altro, la domanda è più che lecita. Il Milan ha bisogno di certezze, si va ripetendo da mesi, e Matteo Gabbia lo è sicuramente.

Insomma, una strada che pare segnata. Matteo Gabbia e quella fascia di stoffa in grado, come cantava Zucchero, grande voce rossonera, di "accendere un Diavolo" alle volte un po' troppo angelico.

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