Il Milan era stato bravo a prelevarlo dalla Serie B ungherese, ma non è riuscito qualche stagione fa a gestirne le ambizioni. E adesso...Milos Kerkez, 21enne laterale ungherese, era arrivato al Milan nel febbraio 2021 dal Gyori ETO FC, squadra che oggi milita nel massimo campionato ungherese, con ottime referenze. Ma il classe 2003 non si è mai affacciato in prima squadra (zero presenze) tanto da decidere di cambiare aria nel gennaio 2022 per cercare di accumulare minuti con l'AZ Alkmaar.
Il tutto per una cifra non banale: ben 50 milioni di euro. Insomma Milos Kerkez si sta affermando come uno dei terzini sinistri più importanti in Europa. Il giovane ungherese era passato brevemente anche dal Milan, che lo ha tenuto un anno tra il 2021 e il 2022.
Un periodo quello rossonero che Kerkez ha raccontato così: "Quando un grande club come il Milan ti cerca, non sono molte le persone che possono dire di no. Ho ricevuto una telefonata direttamente da Paolo Maldini: la decisione è stata molto semplice e l'ho presa insieme a mio padre. Stavo facendo bene, ho avuto tante opportunità di allenarmi con la prima squadra, ed è stata un'esperienza indimenticabile. Ma ho deciso con mio padre che andare all'AZ Alkmaar sarebbe stata l'occasione perfetta per affermarmi nel calcio professionistico. Abbiamo fatto la scelta migliore".
Secondo alcuni, Kerkez è il Dean Huijsen del Milan, ceduto dalla Juventus per 15 milioni al Bournemouth e acquistato dal Real Madrid per 58. Ma la Juventus aveva avuto modo di visionarlo e testarlo in Prima squadra. Il Milan con Kerkez no...Kerkez al Milan collezionò 32 presenze solo con la Primavera, senza mai giocare in prima squadra: allora il classe 2003 aveva 18 anni. Il prossimo 7 novembre ne compirà 22 e sarà già in maglia Reds.
Diciamo che nell'AZ Alkmaar il Milan ha saputo "vedere" l'opportunità Tijjani Reijnders e al contrario per non averci creduto abbastanza, ha ceduto agli stessi olandesi un valore come Milos Kerkez. Nel calcio succede.
Quello dell'ungherese non è un tema facile nel Milan di oggi, nel Milan del 2025. Non è un tema su cui si sorvola facilmente. In generale il Milan di allora, sul piano strategico e quello tecnico, non era riuscito a credere totalmente nel ragazzo, forse anche perché lui voleva più certezze sull'opportunità di giocare in Prima squadra.
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