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Ne avevano già parlato il giovane Ardon e anche il papà di Santi: il ruolo di Zlatan Ibrahimovic in estate si è rivelato decisivo sia per l'arrivo di Jashari sia per la permanenza di Gimenez. Si tratta dell'effetto telefonata, noto nel calcio. L'ascendente della figura iconica che smuove le acque, facendosi sentire o al telefono o come nel caso di Santi all'interno del club.
Nel Milan c'è la mano di tutti e il contributo di tutti, anche se social e tifosi sono piuttosto allergici a sentire parlare di "gruppo di lavoro" eppure è cosi. Vediamo nel dettaglio. Intanto i ruoli: Giorgio Furlani tira le fila economiche di ogni operazione e si fa carico dei conti, Igli Tare passa la vita al telefono per i dettagli operativi di tutte le operazioni, Zlatan Ibrahimovic non partecipa alle trattative ma interviene se necessario o se chiamato in causa.
De Winter: decisione collegiale, operazione di tutto il club. Athekame e Odogu: investimenti del club, con coinvolgimento dell'area scouting di Geoffrey Moncada. Modric: intuizione di Tare, come fece anni fa con Klose. Ricci: decisione probabilmente già presa nei mesi scorsi, prima dell'arrivo di Tare, Samuele più volte elogiato e schierato da Allegri. Jashari: notoriamente "pallino" di Tare supportato da tutto il club. Nkunku: nelle ore calde degli ultimi giorni di mercato al ds arrivano tanti dossier e così è stato. Rabiot: forte volontà di Allegri, gran lavoro di Furlani sulle cifre.
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