Nelle ricostruzioni degli scenari legati ad Allegri al Milan, vengono citati diffusamente i presunti screzi tra Max e Ibrahimovic. C'è chi sottolinea l’assenza dello svedese all’incontro per la firma sul contratto del nuovo allenatore, mentre chi ritiene necessario un approfondimento sul rapporto tra i due.
MILANELLO-LIVORNO
Ibra e Allegri, dialogo mai interrotto: la prova del nove è Mandzukic

BERGAMO, ITALY - MAY 23: Mario Mandzukic of AC Milan reacts during the Serie A match between Atalanta BC and AC Milan at Gewiss Stadium on May 23, 2021 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

L'obiezione
—Si potrebbe obiettare che alla firma del contratto nello studio legale dell'agente del giocatore, è corretto ci fosse la società e non la proprietà di cui Zlatan è espressione, o che alla cena di lavoro di lunedì sera che ha prodotto l'accelerazione verso Allegri erano presenti in quattro: Furlani, Ibrahimovic, Tare e Moncada. Difficile immaginare il dissenso di Ibra, visti gli sviluppi repentini. Ma aldilà di questo la pistola fumante è un'altra...
L'antefatto
Ne aveva parlato lo stesso Zlatan qualche anno fa in un'intervista al Corriere della Sera. L'episodio era un Arsenal-Milan, ritorno degli ottavi di finale di Champions League nel marzo 2012: "Avevamo perso 3-0 con l’Arsenal, e lui era tutto contento. È vero che avevamo passato il turno, ma non c’era nulla da ridere, e gliel’ho fatto notare. Cosa mi ha risposto? Tu Ibra pensa a te, che hai fatto cagare. Gli ho ribattuto che aveva fatto cagare lui: per paura si era portato due portieri in panchina... Allegri è bravissimo a gestire lo spogliatoio, ma doveva avere più coraggio".
"La pistola fumante"
—Anche con Simon Kjaer c'erano stati forti attriti in campo, ma i due al Milan si sono trovati benissimo. La prova del 9, è il caso di dirlo visto il numero di maglia scelto in rossonero, fra Ibra e Allegri è rappresentata da...Mario Mandzukic. Siamo nel gennaio 2021, il Milan di Stefano Pioli è in lotta Scudetto con l'Inter di Antonio Conte. Ma Zlatan fa fatica a giocare tutte le partite. Allegri non stava allenando, ma aveva a cuore sia il Milan impegnato in quella lotta tricolore sia Mario Mandzukic, maglio rotante della sua Juventus, che da un anno e mezzo giocava, a Doha, in Qatar, all'Al Duhail. Max pensava che la cattiveria calcistica e la professionalità di Marione potessero dare una mano al Milan e allo stesso Ibra. Ne parlarono, eccome se ne parlarono, Zlatan da Milanello e Max da Livorno. E Mandzukic arrivò. Non stava bene, ma diede una mano per la qualificazione Champions rossonera, prima di andarsene con stile e senza compensi visto che aveva giocato pochissimi minuti in quel girone di ritorno 2020-21.
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