È abbastanza unica e singolare nel suo genere la storia che lega Alexis Saelemaekers al Milan. Lasciare Milanello due volte, per due anni consecutivi, con in entrambi i casi il diritto di opzione fissato e con la possibilità di essere riscattato, poi il ritorno in rossonero da protagonista assoluto. Massimo Oddo, ad esempio, sembra una storia simile per la lontananza da Milanello e poi il ritorno da finalista titolare in Champions League, ma è profondamente diversa.
IL DOPPIO RITORNO A CASA
Saelemaekers-Milan: il cordone ombelicale ha retto agli anni di Bologna e Roma

Ai tempi di Oddo...
—Perché l'attuale allenatore di Milan Futuro era cresciuto nel Settore Giovanile, cosa non accaduta ad Alexis. E dopo alcuni prestiti iniziali, nell'estate 2000 Oddo era stato ceduto a titolo definitivo al Verona, cordone ombelicale reciso. Molto tempo dopo, nel gennaio 2007, Massimo sarebbe tornato rossonero per diventare titolare nel Milan di Carlo Ancelotti.
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—Ci sono poi stati i casi dei prestiti temporanei chirurgici, per la terapia d'urto firmata Gasperini al Genoa. Ma, nell'estate 2015, dopo 6 mesi a Marassi, M'Baye Niang era tornato al Milan per essere rilanciato da Siniša Mihajlović. La stessa identica cosa per Suso un anno dopo, per la prima volta titolare con Vincenzo Montella dopo il semestre genoano. Mentre, dopo aver fatto molto bene per un intero campionato, 2007/08 sotto la Lanterna, Marco Borriello era tornato al Milan per vivere due stagioni da titolare anche se la prima era stata costellata da un lungo infortunio. Nessuno di questi casi, molto particolari, è analogo a quello di Saelemaekers, particolarissimo a sua volta.
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