La Gazzetta dello Sport conferma la nostra indiscrezione esclusiva pubblicata il 24 maggio sulla volontà di Alvaro Morata di voler lasciare il Galatasaray già quest'estate. Rischia di saltare quindi la trattativa con il Milan che avrebbe visto un incasso complessivo di 9-11 milioni di euro, bonus inclusi ai rossoneri, previsto per gennaio 2026.
Queste le parole del quotidiano sportivo italiano in merito all'addio di Alvaro:
"Morata vuole lasciare il Galatasarayt già in estate. L'accordo prevedeva il prestito dal Milan al Galatasaray fino al gennaio 2026. Dopo 4 mesi in Turchia, però, Morata sembra convinto a cambiare aria. Nel caso, tornerebbe al Milan, prima di cercare un altro club"
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Qualche settimana fa Alvaro aveva parlato così del Milan
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Tre trofei, uno col Milan e due col Galatasaray.
«E speriamo di portarne a casa un altro domenica, finale di Nations League, sarebbe fantastico. La generazione dei fenomeni fece Europeo-Mondiale-Europeo, noi possiamo fare Nations-Europeo-Nations, non è la stessa cosa ma non è da buttar via, anche perché la Nations è cresciuta, vincerla è dura. In semifinale abbiamo la Francia, uno squadrone».
(Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Facciamo un passo indietro e analizziamo questa stagione strana.
«Sono successe tante cose, alcune troppo veloci, complicate da gestire per me, però alla fine sono contento».
Che è successo? È arrivato al Milan da campione d’Europa, pieno d’energia e di voglia.
«Sì, e secondo me abbiamo fatto anche grandi partite, le cose non stavano andando così male come sembrava o si diceva. Poi però là dentro sono successe cose che non avevo mai vissuto in carriera e che preferisco tenere per me, non mi sentivo più a mio agio e prima di diventare un problema me ne sono andato».
Qual era il problema?
«Non lo posso dire. I cambi repentini non sono mai facili. Se inizi a giocare con una mentalità e all’improvviso muti radicalmente ti può andare molto bene oppure no. Magari la nuova strada scelta a inizio stagione aveva bisogno di un po’ di tempo per essere battuta: hanno deciso di cambiare e non c’è molto da dire. Sì, anzi, una cosa c’è: non è vero che come ho letto in giro mi sarei pentito della scelta. Mai. È stato un onore vestire una maglia storica come quella del Milan».
Lei è una persona d’esperienza, si è reso conto subito che col nuovo corso le cose non andavano?
«Sì. Soprattutto a livello di comunicazione. Io cerco di essere rispettoso con tutti ma ci sono certe cose che non mi vanno bene, e per evitare di creare problemi me ne sono andato».
MILAN, ITALY - SEPTEMBER 27: Alvaro Morata of AC Milan in action during the Serie A match between AC Milan and US Lecce at Stadio Giuseppe Meazza on September 27, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Morata e Allegri al Milan. Alvaro si è espresso anche sul nuovo ciclo rossonero
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Ora ci sono Igli Tare e Massimiliano Allegri. Lei è in prestito al Galatasaray fino al 31 dicembre. Ha parlato con loro?
«No, o almeno, non nelle nuove vesti. Perché Max lo sento spesso per il rapporto che ci lega. Tare l’ho visto un paio di volte a cena con amici, ma niente di più. Sono contento per loro e per il Milan: sono grandissimi professionisti e se li hanno presi vuol dire che il Milan vuole tornare subito a vincere e a essere importante e spero che gli vada tutto alla grande. Di me però non so nulla».