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Il Milan continua a lavorare alla risoluzione contrattuale di Origi, ancora legato ai rossoneri grazie a un contratto valido fino a giugno 2026.
Arrivato nell'estate 2022 a parametro zero, Origi si era presentato come un elemento importante per il nuovo progetto rossonero. Nelle annate precedenti si era distinto per essere un ottimo elemento nella rosa del Liverpool, spesso decisivo anche in match di altissimo livello, come la finale di Champions League del 2019 vinta dai Reds contro il Tottenham, dove il belga entrando dalla panchina trovò il gol valido per il 2 a 0.
Purtroppo, in maglia Milan l'avventura di Origi si è rivelata un vero e proprio fallimento. Dopo aver firmato un contratto da 4 milioni netti all'anno, nella stagione 2022/23 mette a segno 27 presenze, condite con sole due reti. Nell'annata successiva viene ceduto in prestito al Nottingham Forest, ma anche in terra inglese trova poco spazio senza incidere. Zero reti per lui in 20 presenze.
Tornato al Milan, ormai fuori dal progetto, viene aggregato a Milan Futuro, ed è qui che la vicenda prende una piega inverosimile. Di Origi si perdono le tracce, al punto che non si presenta mai a Milanello nemmeno per gli allenamenti. Gli unici avvistamenti concreti dimostrano che il belga si stia allenando privatamente vicino a Firenze, in attesa di una nuova squadra.
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Le strade di Origi e il Milan sono sempre più vicine alla separazione. Nelle ultime settimane c'è stata una accelerazione importante per arrivare alla risoluzione del contratto, soluzione a cui il belga non aveva mai aperto nei mesi precedenti. Origi era già stato avvistato nelle sede del Milan durante l'estate, ma non si era arrivati all'accordo.
Sembra che ora manchino solo gli ultimi dettagli legali da sistemare, ma il Milan è pronto a mettere una pietra sopra a una operazione di mercato che ha portato tutt'altro che gioie a entrambe le parti. Basti pensare che negli ultimi anni il belga guadagna più di elementi come Modric e Rabiot.
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