Maignan vuole il Chelsea, il Milan ha scelto Svilar: incastro (quasi) perfetto

Ci siamo: Mike Maignan ha deciso. Vuole il Chelsea, e lo vuole subito. Il portiere francese sta forzando la mano con il Milan affinché si arrivi a un accordo definitivo entro l'inizio del Mondiale per Club. La trattativa tra i due club è in corso da giorni, ma l’intesa economica resta distante, nonostante il giocatore abbia già un accordo con i londinesi.

La volontà del numero uno rossonero è chiara: lasciare Milano immediatamente. Una posizione netta, che ha complicato il quadro per il club di via Aldo Rossi, deciso comunque a non svendere il proprio titolare delle ultime quattro stagioni. Il Milan, infatti, chiede una cifra coerente con il valore del giocatore, lo stesso che Maignan rivendica nelle richieste avanzate per un eventuale rinnovo. Ora che le carte sono scoperte, la palla passa alle società: trovare un’intesa che soddisfi tutte le parti è l’unica strada percorribile.

Una ricostruzione ampiamente confermata all'unisono da tutti i principali esperti di calciomercato in Italia, da Fabrizio Romano a Matteo Moretto, passando per Nicolò Schira e finendo con Gianluca Di Marzio.

Mentre Maignan spinge per Londra, il Milan tratta Svilar: il destino della porta è in bilico

Nel frattempo, il Milan ha già avviato i contatti per quello che potrebbe essere il suo nuovo estremo difensore. Il nome in cima alla lista è quello di Mile Svilar. Secondo gli ultimi aggiornamenti, ci sarebbe un principio di accordo verbale tra il portiere serbo e il club rossonero. Resta però il nodo con la Roma, che chiede 30 milioni di euro per lasciarlo partire: una cifra giudicata troppo alta da Casa Milan.

L’idea è quella di costruire un’operazione a incastro: un piccolo sforzo economico da parte del Chelsea su Maignan, un aggiustamento al ribasso da parte della Roma su Svilar, e il puzzle potrebbe andare a posto. Un equilibrio delicato, ma potenzialmente decisivo.

Come spesso accade nel calciomercato, tutto si riduce a una questione di numeri. Ma dietro le cifre, ci sono volontà che pesano quanto - se non più - dei freddi numeri. Perché, alla fine, anche tra i pali, contano le mani: quelle che stringi e quelle che lasci andare.