Il giorno dopo l'esonero è quello di un Marco Amelia fiume in piena. Il suo Sondrio si stava risollevando, aveva avvisato il club che ci sarebbero voluti due-tre mesi per mettersi a posto, aveva pareggiato a Pavia, aveva tenuto testa al Chievo, stava recuperando con la Casatese, ma la squadra è rimasta in nove, e poi ha battuto Milan Futuro. Ma non è bastato ed è arrivato l'esonero che ha fatto rimanere male tutti a Sondrio, dai segretari ai custodi fino agli addetti stampa.
SI STAVA RIPRENDENDO...
Marco Amelia: “Che caos a Sondrio, Milan ti consiglio Kanta, il mio Osimhen”

Marco Amelia e l'odissea di Sondrio
—Con educazione e con garbo, senza veleno e a mò di sfogo a libero aperto, l'ex campione del mondo con la Nazionale e campione d'Italia col Milan, ripercorre tutti i passaggi: "E' dalla scorsa estate che le cose non andavano bene, la squadra era stata sfaldata, io avevo tante offerte. mi hanno chiesto di rimanere e l'ho fatto per dare l'esempio, mi sono rimboccato le maniche, prima eravamo senza ds (turbolenta separazione tra il presidente Michele Rigamonti e Christian Salvadori, ndr) e poi è arrivato Vincenzo Minguzzi". Un ds di esperienza, in età, che ha chiesto di essere affiancato da Filippo Marra Cutrupi, ex Juve Stabia, Grosseto, Alessandria e Sangiuliano City fra i vari incarichi.
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E con le scelte tecniche come eravate messi? "Io ero contento della squadra che avevo, lavoravo per aggregare, stavano arrivando prestazioni importanti ma loro volevano cambiare cambiare cambiare, cambiare tutti i giocatori...Avevo chiesto un solo giocatore che avevo ad Olbia, il maliano classe 20o2 Boubacar Kanta, lo consiglio anche al Milan, è come Osimhen. Cinque mesi che lo aspettavo a Sondrio, ma per lungaggini burocratiche non l'ho mai visto ed è rimasto in Africa. Oltre a Kanta avevo chiesto al massimo un centrocampista e un esterno ma continuavano ad arrivare difensori e trequartisti, perlopiù con una preparazione tutta da rifare quasi da zero, mi sono ritrovato nel caos. Va bene così, la vita continua".
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