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Ieri ha festeggiato i 50 anni. Alla sua maniera. Divorando partite e studiando nuovi talenti emergenti che potrebbero accompagnarlo nella sua prossima avventura. Danilo Pagni scalpita e appare pronto a tornare in pista. L’ex direttore sportivo, tra le altre, di Salernitana, Ternana, Taranto, Viterbese e Gallipoli ha già ricevuto qualche chiamata in vista dell’estate. Riflessioni in corso per l’ex osservatore del Milan ai tempi della gestione Fassone-Mirabelli. Uno che è in pista da quando aveva 18 anni e si definisce iperattivo nonostante in questa stagione sia rimasto fermo ai box.
Per Pagni non è una questione di categoria, ma di operatività: "Non uso la parola progetto - dice in esclusiva a NicoloSchira.com - perché è un termine abusato nel calcio e che non esiste. Cerco soltanto una società che mi faccia esprimere al massimo delle mie caratteriste con il loro avallo. Ho sempre portato risultati sportivi e finanziari dovunque sono stato. Parlano i fatti".
Nel corso dell'intervista, Pagni svela poi il colpo mancato che lo ha rammaricato di più... "L’intuizione più grande fu Grealish - racconta -. Ero al Milan e dissi subito che era da prendere, senza indugio alcuno. Giocava in Championship al Notts County. Bocciai invece Lozano, nonostante i tanti gol in Olanda. Secondo me Grealish era di tutt’altro livello. Infatti l’anno dopo l’ha preso il Manchester City per 117 milioni. Leggo che adesso potrebbe andare al Milan con 7 anni di ritardo e sicuramente costerebbe molto di più. Come mai i rossoneri non lo presero? Poche settimane dopo andammo via dal Milan e chi arrivò dopo di noi evidentemente aveva altri piani".
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