MILAN-BOLOGNA, AFFARI E INTRECCI

Milan-Bologna, solo affari unilaterali: così sono 9 anni dall’ultima cessione

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Milan e Bologna, tanti trasferimenti e pochi affari. Da Saelemaekers a Calabria, la prossima pedina dello strano asse di mercato potrebbe essere Pobega
Nicola Liberti
Nicola Liberti Redattore 

L'intreccio tra Milan e Bologna non si ferma, passa anzi dal campo al mercato. Dopo l'incrocio in Coppa Italia nella 'notte più buia' della stagione rossonera, infatti, le due società sono chiamate a nuovi contatti, questa volta avvolti da cifre e scrivanie, non più dal clima primaverile di una serata all'Olimpico.

Da Saelemaekers a Calabria, passando per Pobega. Le ultime due stagioni hanno visto vari andirivieni sull'asse Milano-Bologna, con i tre al centro del mercato in uscita rossonero sulla base della medesima formula: il prestito con diritto.

L'affare Pobega

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Se l'affare Saelemaekers è ormai nei trascorsi, la situazione legata a Tommaso Pobega è, invece, di strettissima attualità. L'addio del 24 agosto scorso, infatti, rischia di tramutarsi presto in un arrivederci.

Il classe '99 aveva lasciato Milanello in prestito con diritto di riscatto fissato a 12 milioni di euro, cifra che, ad oggi, i felsinei riterrebbero eccessiva per confermarlo tra i ranghi del prossimo Bologna a trazione europea. La volontà rossoblù, tuttavia, sarebbe quella di confermare il centrocampista (pedina di peso nelle rotazioni stagionali di Italiano: 30 presenze e 4 gol), ma a cifre più contenute.

Così, lo stesso Sartori per lungo tempo vociferato in orbita Milan, avrebbe iniziato a sondare il terreno in tal senso con il neo-insediato Igli Tare. L'obiettivo dell'area sportiva del Bologna è chiaro e definito: limare le pretese verso una figura vicina ai 9 milioni di euro.

Milan, Bologna e... ritorno

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Dall'occasione alla valutazione differente, da questa a quello che sta diventando un economicamente pericoloso modus operandi per casse e strategie del mercato del Milan.

Saelemaekers, Calabria e Pobega, profili diametralmente differenti accomunati dal medesimo trascorso di mercato, come detto. Intesa tra Milan e Bologna, accordo sulla base delle arcinote modalità di prestito, e ritorno alla base rossonera una stagione più tardi. Un'asse caldo solamente all'apparenza quello tra le due società, pronto a raggelarsi ai primi accenni di corrispondenza economica effettiva.

L'ex capitano ha salutato senza portare in dote ingressi; l'esterno belga ha permesso di rimpinguare le casse per "soli" 500mila euro (previsti nel prestito oneroso), salvo vedersi rispedito al mittente al momento di attivare il diritto di acquisto per 9,5 milioni (oggi vanta un cartellino da 17 secondo dati Transfermarkt). Con questi chiari di luna, lo stesso destino potrebbe attendere anche Tommaso Pobega.

Milan-Bologna, 9 anni dopo

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L'ultima volta che il Bologna ha pescato in maniera 'classica' dal Milan, intesa come operazione di acquisto definitivo corrispondendo una certa cifra ai rossoneri, si prepara a spegnere presto 9 candeline.

È l'affare di Simone Verdi, passato in rossoblù l'11 luglio 2016 per 6,4 milioni di euro. Da allora solo prestiti culminati in amori mai sbocciati, matrimoni consumati in una stagione che ora potrebbero far riflettere il nuovo corso del Milan sulla struttura delle prossime operazioni da imbastire guardando al Dall'Ara.