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Una lettera d’addio toccante

Samuele Pisati, la commozione dopo la fuga: “Per sempre rossonero”

Davide Capano
Davide Capano Redattore 
Il classe 2009 lascia il Milan dopo dieci anni nel settore giovanile con un emozionante post su Instagram. Il Milan. che lo ha curato per mesi dopo il duro trauma cranico di gennaio, è stato davvero la sua famiglia.
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Con un post Instagram ricco di emozione e sincerità, il classe 2009 Samuele Pisati ha annunciato oggi pomeriggio il suo addio al Milan, società con cui è cresciuto per ben dieci anni. Parole importanti, profonde, forse anche dovute verso un club abbandonato grazie alla nuova legge sul vincolo che espone tutte le società a vicende come questa. Vicende che determinano in chi le subisce, in questo caso, il Milan rispetto al Como, un po' di comprensibile amarezza. Pisati ha sfiorato lo Scudetto con gli Allievi Nazionali Milan quest'anno e la prossima stagione ha ricevuto rassicurazioni sul fatto che giocherà in prima squadra con il Como.

Il saluto di Samuele Pisati al Milan

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Un lungo percorso iniziato da bambino, vissuto con dedizione e passione, che ora volge al termine.

Pisati scrive:

"Ci sono scelte che ti strappano un pezzo di cuore e ti lasciano davanti a un bivio dove nessuna via sembra giusta. Ma sono proprio quelle che ti fanno crescere".

Dal Vismara al sogno San Siro

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Nel suo messaggio, Samuele ripercorre le tappe del suo viaggio rossonero, cominciato da giovanissimo:

"Sono arrivato al Milan da bambino: occhi pieni di sogni, ginocchia sbucciate, zaino carico di speranze. Appena entrato al Vismara, ho capito che quel posto aveva qualcosa di magico".

Dieci anni intensi, vissuti tra allenamenti, emozioni, sogni e sacrifici:

"Ho vissuto 10 anni con questa maglia. Anni veri, fatti di pioggia, fatica, delusioni, gioie enormi. Il primo allenamento? Gambe che tremano, cuore a mille. Al primo tocco, ho capito: questo è il mio posto. Poi viaggi, notti lontano da casa, compagni diventati fratelli. Abbracci, lacrime, gol, cadute, risalite. Serate a guardare San Siro vuoto e pensare: 'Quando toccherà a me?' Perché quel sogno lo porterò sempre dentro".

Un legame che va oltre il campo

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Pisati sottolinea quanto il Milan sia stato più di una squadra:

"Il Milan non è solo una squadra. È casa, rifugio, scuola di vita. E anche se da domani indosserò un’altra maglia, nel mio cuore ci sarà sempre una parte rossonera".

Tra i ringraziamenti, non dimentica allenatori, compagni e tifosi:

"Grazie a chi ha vissuto questo viaggio con me. A tutti gli allenatori che hanno creduto in me. Non sarò mai abbastanza grato per l’amore ricevuto. Al Milan auguro il meglio. Sempre. Il tempo e la distanza non spezzeranno mai questo legame. E mi porterò dentro tutto. Ma un’immagine non se ne andrà mai: l’ultimo piede messo in campo con voi. L’ultimo passo. L’ultimo respiro prima del fischio".

Ricordi indelebili: finali scudetto e crescita personale

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Il giovane attaccante ricorda anche le due finali scudetto giocate allo Stadio Benito Stirpe di Frosinone:

"Allo Stirpe, due finali scudetto, due anni di fila. Sempre lì. Sempre insieme. A un passo dal sogno. Eppure, in mezzo al silenzio e alle lacrime, abbiamo capito che anche perdere fa crescere".

E chiude con un’immagine potente e simbolica:

"Una volta rossonero, per sempre rossonero.Con le lacrime agli occhi, grazie di tutto. ❤️🖤#10 #sempreforzamilan".

Un addio che profuma di gratitudine

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Le parole di Samuele Pisati colpiscono per maturità e sensibilità. Nonostante la fine di un capitolo importante, il sentimento di appartenenza al Milan rimane fortissimo.

Un giovane talento che ha incarnato lo spirito rossonero e che porterà con sé l’esperienza milanista ovunque andrà.