di Guglielmo Mastroianni -
IL SECONDO DI FILA
C’è modo e modo: e dentro la sconfitta dell’Inter c’è di tutto…
Diciamoci la verità: c’è modo e modo di perdere una partita. O meglio, ci sono diversi modi, che fanno male, di perdere una partita. Intanto un modo brutto di perdere una partita è se quella partita è un derby: perderlo è sempre brutto. Un altro modo brutto di perdere una partita, è se e il secondo derby dell’anno e se il primo lo hai già perso.
Perderlo di nuovo fa malissimo. Fidatevi che ne so qualcosa.
—Un altro modo brutto di perdere una partita, poi, è se e il secondo derby dell’anno e se il primo lo hai già perso, da favorito e a questo secondo derby, che perdi, arrivi strafavorito, con gli avversari che magari hanno pure appena cambiato l’allenatore. Un altro modo brutto di perdere una partita, è se quella partita, soprattutto se è un derby, è una finale di un trofeo ufficiale, uno di quelli che non ti fanno chiudere la stagione a sero tituli.
Un altro modo ancora brutto di perdere una partita, che se poi è un derby fa ancora più male, è se quella partita la stavi vincendo 2-0, con un gol nel recupero del primo tempo e un altro all’alba della ripresa: roba che avrebbe steso un toro. Un altro modo brutto di perdere una partita, continuando nell’elenco, è se, a proposito di tori, in quella partita, che poi è un derby, il primo gol per te lo fa il tuo giocatore più rappresentativo e capitano che sta attraversando un momento nero e magari proprio da quel gol può risorgere. Certo, sempre poi comunque non si perda. Un altro modo brutto ancora si perdere una partita, è se ti manca il tuo attaccante più in forma, ma il sostituto ti fa comunque un gol e un assist. Per cui sì, puoi recriminare, ma quello un gol e un assist te li ha fatti, non è che ti puoi lamentare più di tanto.
Un altro modo brutto di perdere una partita, che poi è pure un derby, è se il primo gol che subisci te lo fa il giocatore avversario che più odi, che non riesci proprio a sopportare e che, per giunta, non contento fa pure un assist per il gol del pareggio. Un altro modo brutto brutto di perdere una partita è se in piena rimonta avversaria prendi un palo con la palla che quasi entra e poi, sul pareggio, il portiere avversario ti sfodera il miracolo che ti ricaccia in gola l’urlo del gol del nuovo vantaggio. Un altro modo molto brutto di perdere una partita, specialmente se parliamo di un derby, è se quello che è il giocatore più forte degli avversari, che tu hai però sempre snobbato, considerandolo un sopravvalutato, ti gioca contro solo un tempo e il quel tempo ribalta la partita, ti devasta la difesa, ti cappotta il centrocampo e fa l’assist per il gol decisivo. Ma un modo veramente bruttissimo di perdere una partita, a maggior ragione se è un derby, è se dopo 50 minuti stai vincendo 2-0 e alla fine perdi 2-3, con gol decisivo subito al terzo minuto di recupero. Gol segnato, peraltro, da un attaccante avversario che finora, in tutta la stagione, non è che abbia brillato per prolificità. Capite bene come, dall’altra parte, questa sconfitta se la ricorderanno a lungo.
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