Il Milan vince una partita complicata, resa ancora più problematica da alcune scelte arbitrali.
Cosa resta della vittoria di Empoli
Un Milan rosso di rabbia espugna il Castellani di Empoli
Iniziamo dalla fine, commentando una vittoria per 0-2 sul campo dell'Empoli. Il Milan ha affrontato una squadra in lotta per non retrocedere e quindi desiderosa di punti, soprattutto quando gioca tra le mura amiche. Il campo era materialmente pesante, a causa dell'incessante pioggia di queste ore. Di conseguenza il rischio di non riuscire a portare la partita dalla propria parte era elevato e difficilmente eludibile.
Difatti il primo tempo ha confermato queste avvisaglie, con un Milan impantanato e che arrancava a sfondare il muro difensivo empolese. La formazione iniziale, un 4-4-2 abbastanza scolastico, con il solo Joao Felix libero di inventare calcio dietro il centravanti Tammy Abraham.
Nel secondo tempo la musica cambia decisamente con gli ingressi di Leao, Pulisic e Gimenez. I Fantastici 4 finalmente insieme sono un evento memorabile per il Milan: infatti lo spartito è decisamente più particolareggiato rispetto alla prima frazione di gioco.
Leao che parte dalla sua solita mattonella sembra entrare subito in partita, come lo stesso Christian Pulisic sul lato opposto. Purtroppo la partita subisce quasi immediatamente una nuova scossa con l'espulsione ingiusta di Tomori. Si, ingiusta, perché se vero che il VAR per protocollo non può intervenire in situazioni riguardanti un doppio giallo, è altrettanto vero che Colombo parte da posizione di fuorigioco prima di essere atterrato da Fikayo.
Ora la domanda sorge spontanea: è giusto predisporre un protocollo VAR che non impedisca all'arbitro di commettere un errore grave che potrebbe influenzare il corso di una gara?
Come successo nel caso specifico di Empoli-Milan, dove una doppia ammonizione è stata comminata ad un difensore a seguito di un fuorigioco del centravanti avversario.
—Poco dopo c'è stato un episodio - questo si, da protocollo VAR - con cui è stato espulso il difensore Luca Mariannucci dell'Empoli.
Il VAR dovrebbe garantire uniformità nelle decisioni, ma questa uniformità non può esserci se persiste una disparità d'intervento in base allo svolgimento dell'azione.
Andando oltre gli episodi arbitrali, fortunatamente per i rossoneri, Pulisic e Leao sono entrati con il piglio giusto e confezionano il vantaggio al 67esimo minuto. Successivamente Santiago Gimenez al 76esimo si rivela alla tifoseria con un goal da centravanti puro, con un controllo poco fuori il limite dell'area avversaria, dribbling a rientrare e sinistro micidiale sotto la traversa. Una prima marcatura eccezionale per una punta tutt'altro che usuale.
Adesso il Milan è atteso al varco europeo proprio da quel Feyenoord da cui proviene il suo nuovo centravanti, il destino sa essere sarcastico, ma al tempo stesso cinico. Come i tifosi rossoneri sperano sia Santiago Gimenez contro la sua ex squadra a Rotterdam il prossimo mercoledì di Champions League.
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