Milan-Hellas Verona è alle porte. Il canovaccio, purtroppo, è ormai un must della stagione. L'obbiettivo è la vittoria, per lasciarsi alle spalle - ancora una volta- i fantasmi di una gara poco brillante. Dall'euforia per l'avvento dei "nuovi fantastici 4" al riemergere di dubbi, critiche, polemiche.
Alcuni precedenti
Viaggio nel tempo attraverso Milan-Hellas Verona
Nel mezzo una gara che per antonomasia, per il mondo rossonero, rappresenta tutto ciò che di più opposto esiste al concetto di banalità. Dalle trasferte "fatali" a quelle che invece hanno alimentato lo slancio verso grandi traguardi, passando per appuntamenti casalinghi altrettanto degni di menzione. Le ultime stagioni non sono esenti da questa logica: in diverse occasioni, la sfida fra rossoneri e scaligeri è stata il vettore di avvenimenti topici nella storia recente del Milan. Ecco alcuni esempi.
19/01/2014: l'esordio sulla panchina di Clarence Seedorf
—Un chiodo fisso dell'allora dirigenza in un momento in cui il cambiamento era pressoché obbligatorio. Dopo tre stagioni e mezzo alla guida dei rossoneri, il poker di Berardi sancisce la fine dell'era Massimiliano Allegri. Al suo posto uno che, fra le altre, proprio sotto la guida del livornese aveva contribuito a riportare lo scudetto a Milano. La descrizione, se si pensa a un pilastro della storia rossonera come Clarence Seedorf, è ovviamente riduttiva.
Un fuoriclasse da giocatore, un predestinato come allenatore. Con queste premesse, l'olandese subentrò sulla panchina rossonera in una situazione decisamente complessa a livello di classifica e di stabilità dell'ambiente. L'esordio fu proprio contro l'Hellas di Mandorlini, all'epoca neo-promosso ma vera e propria rivelazione del campionato. Un rigore siglato da Mario Balotelli coronò la prima a San Siro di Seedorf, che però mesi mesi successivi non riuscì ad imporsi, venendo infine sollevato dall'incarico al termine della stagione.

17/10/2021: rimonta in chiave scudetto
—A posteriori, rivedendo i momenti salienti di una stagione, ogni punto conquistato può diventare oro colato. In un campionato conteso punto a punto con l'Inter, poi, dall'oro è facile passare al platino. L'incredibile - e insperata - rimonta dell'ottobre 2021 rappresenta, in tal senso, un caso più che lampante.
Certamente in quell'ottobre in pochi avrebbero pensato che il Milan di Stefano Pioli, che pur mostrava continuità da più di un anno e mezzo e in quel campionato ebbe una delle migliori partenze della storia rossonera, sarebbe potuto arrivare a contendersi il titolo fino alla fine. Figurarsi arrivare a vincerlo. Eppure, grazie ad un grande spirito di gruppo e alla crescita di tanti elementi, fu diciannovesimo scudetto. Tra i momenti di svolta, senza dubbio, ci fu proprio Milan-Hellas.
Un inizio da psicodramma portò il Verona avanti di due goal in chiusura di primo tempo. Nella ripresa, i cambi si rivelarono decisivi. Da un lato, Rafael Leão iniziò a mostrare per la prima volta i muscoli da fuoriclasse e sfornò l'assist a Giroud per riaprire la gara. Dall'altro, un memorabile Samu Castillejo prima si procurò il rigore concretizzato da Kessie, poi propiziò l'autorete di Günter che valse il completamento della rimonta. A posteriori, nel contesto di uno scudetto vinto di soli due punti, il paragone con l'oro sembra quasi riduttivo.

4/06/2023: parentesi che si chiudono, parentesi che si aprono
—"God-bye" che suona come un arrivederci. In poche parole, questo fu Milan-Hellas del giugno 2023. Una gara per certi versi ininfluente per la classifica, a cui il Milan si presentò senza obbiettivi reali da perseguire. Eppure, essa fu anche la gara che sancì - a sorpresa - l'addio al calcio giocato di Zlatan Ibrahimović.
Rimasto ai box per larghissimi tratti della stagione 2022/23, Ibra preannunciò la decisione di separarsi dai rossoneri, senza però rilasciare alcuna anticipazione sul suo futuro. Futuro, che, dall'altro lato, fu rivelato davanti agli spettatori presenti quella sera a San Siro. Risultato: addio al calcio giocato e quel "ci vediamo in giro" che sapeva di possibile ritorno in altre versi nel mondo rossonero. Detto, fatto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA