
Duvan Zapata salterá Torino-Milan di domani, sabato 22 febbraio alle ore 18.
Quasi come Berardi...
Duvan Zapata salterá Torino-Milan di domani, sabato 22 febbraio alle ore 18.
Il colombiano, cugino dell'indimenticato Cristian Zapata, 111 presenze in serie A e 3 gol con la maglia del Milan tra 2012 e 2019, non ha ancora smaltito l'infortunio traumatico patito sul prato del Meazza contro l'Inter.
Duvan Zapata ha affrontato il Milan 17 volte, segnando 7 reti e fornendo 3 assist. Solo Sassuolo (10) e Juventus (8) hanno subito più reti dal colombiano.
Molte le reti dolorose per i tifosi milanisti, alcune delle quali in grado di far capire immediatamente l'antifona di una stagione.
Ci credereste mai? I cugini Zapata a segno nella stessa partita!
È successo. Udinese-Milan in quello che era ancora lo Stadio Friuli. Il Milan chiude il primo tempo avanti 3 a 0, reti di Balotelli, appunto Zapata e Bonaventura, e poi si butta quasi via nella ripresa. Dopo la rete di Badu, Duvan Zapata accorcia di tap-in al '58 e manda su tutte le furie Mihajlovic.
È il Milan della gestione cinese. È il Milan "delle cose formali". È un Milan che ben presto cede di schianto. Il 4 a 1 che la Lazio infligge ai rossoneri guidati da Montella fa scricchiolare pesantemente le fondamenta di un Diavolo dai piedi d'argilla, proprio come le finanze del misterioso Li.
A Marassi va in scena così un misto tra il de profundis e il requiem sportivo: il Milan non scende in campo e viene letteralmente cancellato grazie ad un organizzazione tattica prussiana da parte dei blucerchiati di Marco Giampaolo.
Zapata apre le danze al '72. Respinta goffa proprio di suo cugino Cristian, schierato a sorpresa al posto di Musacchio nella linea a tre rossonera, e Duvan da un metro la insacca di destro. Il gol dell'ex Inter Ricky Alvarez, poi, certifica una domenica da dimenticare per tutto il tifo milanista. E il peggio doveva ancora arrivare...
È il calcio del Covid. Il calcio dei silenzi assordanti, delle urla degli allenatori che si sentono anche dal divano di casa e dei gol accompagnati dalle sole grida dello speaker allo stadio in un tripudio di musica house e techno che, però, non fa altro che esasperare l'anormalità di quegli istanti.
Milan - Atalanta, 36esima giornata della serie A 2019/20, si gioca in queste condizioni. Il Milan di Pioli sta nascendo in modo fragoroso e spiazzante. I rossoneri viaggiano al doppio della velocità degli avversari e mettono in mostra uno smalto sotto porta da stroppicciarso gli occhi.
L'Atalanta, però, è pur sempre quella che aveva perforato Gigio Donnarumma per cinque volte nell'arco di novanta minuti più recupero nella gara di andata. Il ricordo è vivido e fa ancora male.
Calhanoglu porta avanti il Milan in avvio di primo tempo con una punizione fantascientifica. L'Atalanta, però, non ci sta. Biglia calpesta in area Malinovskyi e causa rigore per gli orobici. L'ucraino, però, si fa parare il tiro dal 99 rossonero. Il Diavolo respira.
Al '34, però, Zapata, approfittando di una deviiazione di Gabbia su tiro di Freuler, scarica, glaciale, un sinistro alle spalle di Donnarumma. È 1 a 1 e così sarà fino al '90. L'Atalanta, insieme a Napoli e SPAL, sarà una delle poche avversarie in grado di bloccare il diavolo sul pari in quello spezzone di A attanagliato dalla canicola estiva.
Come si suol dire: "Il lupo perde il pelo ma non il vizio". E questa massima vale anche per Duvan Zapata. Al '77 di una gara a senso unico per la Dea in quel di San Siro, sul parziale di 0 a 2, il colombiano, su assist di un Romero inspiegabilmente in attacco, perfora per l'ennesima volta Gigio Donnarumma.
È la partita del famoso diverbio Ibra - De Roon a tema rigori pro Milan e del titolo platonico di campiona d'inverno, nonostante la sanguinosa sconfitta, per il Milan di Pioli.
Anche nell'anno di uno tra gli scudetti più belli dell'ultracentenaria storia del Milan, Zapata prova a rovinare la festa ai rossoneri.
È una rete ininfluente, su rigore, utile solo per la classifica marcatori e in un finale di gara reso inutilmente concitato dalla direzione, discutibile, di Di Bello. Il Diavolo vince 3 a 2.
Una delle più brutte performance del Diavolo di Pioli. Il Toro s'impone 3 a 1, segna anche l'ex di turno Rodriguez e, ovviamente, anche Duvan Zapata su assist proprio dello svizzero ex Wolfsburg dal dente avvelenato.
Colpo di testa preciso a trafiggere Maignan al '10 del primo tempo e gara fin da subito indirizzata verso un binario morto per il Milan, ormai certo della qualificazione alla super Champions League e, dunque, senza obiettivi.
La prima di campionato è sempre delicata. Gli uomori di una stagione s'indirizzano fin da subito e, a posteriori, che qualcosa in questa stagione non avrebbe girato per il verso giusto lo si poteva percepire fin dal primo minuto della prima giornata.
Protagonista, ahinoi, è ancora Duvan Zapata. Dopo il beffardo autogol di Thiaw, il colombiano svetta tra i cirrocumoli e batte Maignan su traversone di Lazaro. Morata e Okafor, però, rimetteranno la gara in parità ed eviteranno al Milan l'onta della sconfitta alla prima di A.
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