Arrigo Sacchi, mai tenero, questa volta approva in toto...
Così Arrigo Sacchi oggi sulla Gazzetta dello Sport: "Ben venga un allenatore coraggioso perché darà maggiori conoscenze alla sua squadra e lo spettacolo ne trarrà beneficio. Nello specifico Paulo Fonseca che, alla vigilia della sfida di Cagliari, ha annunciato che farà esordire dal primo minuto il sedicenne Francesco Camarda".
"Sono sincero: non conosco in modo approfondito questo giovane attaccante"
"Ma se Fonseca lo ritiene pronto per giocare significa che ha qualità. Non ho mai incontrato allenatori che schierano calciatori nei quali non credono ciecamente. Gruppo Sicuramente, dando fiducia a un ragazzo di sedici anni, Fonseca si prende qualche rischio. Se incontrerà problemi durante la partita, o se la partita non si metterà sui binari giusti e magari il Milan non riuscirà a vincere, ecco che le colpe pioveranno sulla testa dell'allenatore. E' inevitabile, perché questa è la cultura del calcio in Italia. Io, invece, dico fin da adesso che Fonseca fa bene a lanciare Camarda, indipendentemente dal risultato che scaturirà. Fa bene principalmente per due motivi. Il primo: schierare un ragazzo, del quale si apprezzano le qualità e s'intuiscono i margini di miglioramento, è un messaggio al futuro. Il secondo: così facendo l'allenatore dimostra di avere pieno controllo del gruppo e di non farsi condizionare dai nomi".
"Fonseca è un tecnico che, in questi primi mesi da milanista, ha dimostrato di non avere problemi a mandare in panchina campioni famosi. Il caso più eclatante è certamente quello di Leao, e dalla prestazione che il portoghese ha offerto al Bernabeu contro il Real Madrid sembra che l'esclusione gli abbia fatto bene. Anche a me è capitato di far "riposare" Van Basten: avevo le mie ragioni e, alla lunga, le ha capite anche Marco".