- Calciomercato
- Squadra
- Coppe Europee
- Coppa italia
- Social
- Milan partite e risultati live
- Redazione
Dal 40esimo minuto di Manchester City-Milan allo Yankee Stadium di New York lo scorso 28 luglio, al minuto 86 di Milan-Monza a San Siro del 24 maggio, praticamente dieci mesi dopo. Tanto tempo, tanto lavoro, tanta sofferenza, due mesi di allenamento in gruppo a Milanello, ma alla fine Alessandro Florenzi ce l'ha fatta un'altra volta. È tornato, ha sorriso e ha ricevuto applausi e abbracci meritati dal suo gruppo squadra, dalle persone che gli sono sempre state vicine e alle quali lui a sua volta ha dato tanto. A luglio, quando i timori sul legamento crociato del suo ginocchio si sono poi purtroppo rivelati fondati, Ale stava giocando al fianco di Ismaël Bennacer contro i Citizens, a centrocampo, davanti alla difesa. Poi è uscito con il ghiaccio sul ginocchio destro dopo un impatto di gioco con Haaland.
Isma, Tommy, i nomi del recente passato rossonero. Ma Ale c'è sempre, c'è sempre stato. In campo quando gli infortuni hanno evitato di martoriarlo, ma anche fuori con altrettanto entusiasmo, tutte le volte che c'è stato bisogno di pungolare o rincuorare i suoi compagni di squadra. Anima dello spogliatoio, definizione eccessivamente retorica.
Ce ne sono altre, la radio sempre accesa nel gruppo, l'amico esperto che sa sempre offrire un punto di vista utile a tutti nel gruppo. A cuore aperto, come è lui, così ha parlato Florenzi a San Siro a Milan TV nel post-partita di Milan-Monza: "Da domani dobbiamo spingere per riportare il Milan dove merita. Si riparte dai giocatori che hanno voglia di lottare per questa maglia e da un gruppo coeso che non è mai mancato".
© RIPRODUZIONE RISERVATA