milanistichannel news milan ultime news ultima ora milan Allegri Bis: l’analisi sulla media punti del tecnico dal 2010 a oggi

LA MEDIA PUNTI DAL 2010

Allegri Bis: l’analisi sulla media punti del tecnico dal 2010 a oggi

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La media punti di Massimiliano Allegri, stagione per stagione. Dai trionfi con Milan e Juventus ai momenti di difficoltà.
Kenneth Malandrin
Kenneth Malandrin Collaboratore 

Il ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan ha diviso enormemente l'opinione pubblica. La maggioranza del tifo milanista ha accolto con grande gioia il livornese, essendo egli uno dei tecnici più vincenti della storia della Serie A, ma le deludenti stagioni vissute negli ultimi 3 anni di Juventus hanno lasciato adito a dubbi e critiche.

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La carriera di Allegri in cifre: 1.88 è la media punti dal 2010 al 2024

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In quest'ottica, i numeri, non mentono, offrendo una base di discussione oggettiva da cui è impossibile prescindere. Secondo i dati raccolti dai principali portali statistici, la media punti di Massimiliano Allegri in campionato, dal suo arrivo al Milan fino alla conclusione della sua seconda avventura alla Juventus, disegna una parabola ben precisa.

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  • Milan 2010-11: 2,16 (Scudetto)
  • Milan 2011-12: 2,11
  • Milan 2012-13: 1,89
  • Milan 2013-14: 1,16 (esonerato a gennaio)
  • Juventus 2014-15: 2,29 (Scudetto)
  • Juventus 2015-16: 2,39 (Scudetto)
  • Juventus 2016-17: 2,39 (Scudetto)
  • Juventus 2017-18: 2,50 (Scudetto)
  • Juventus 2018-19: 2,37 (Scudetto)
  • Juventus 2021-22: 1,84
  • Juventus 2022-23: 1,89
  • Juventus 2023-24: 1,97
  • Oltre il dato: cosa ci dicono davvero i numeri?

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    Analizzare la carriera di Allegri solo attraverso la media punti sarebbe un esercizio sterile. I numeri vanno interpretati. Il picco raggiunto nella prima era juventina (con un mostruoso 2,50 nel 2017-18) racconta di una squadra dominante, una macchina da guerra che in Italia non aveva rivali. Allo stesso modo, il 2,16 del primo anno al Milan, con cui vinse lo Scudetto, testimonia la sua capacità di imporsi subito in un ambiente ambizioso e ricco di campioni.

    E le flessioni? Il crollo verticale al Milan, fino all'1,16 prima dell'esonero, è figlio di una smobilitazione tecnica ed economica che nessun allenatore avrebbe potuto arginare. Più interessante è l'analisi del suo secondo ciclo alla Juventus: una media punti che non è mai tornata ai livelli del primo quinquennio, sintomo di un calcio cambiato, di avversari più competitivi e, forse, di una ricetta che necessitava di nuovi ingredienti.

    I numeri, quindi, non bocciano né promuovono in toto, ma pongono una domanda lecita: il pragmatismo di Allegri è ancora un fattore sufficiente per garantire l'eccellenza nel calcio moderno? La risposta, probabilmente, sta nel mezzo, tra la freddezza delle cifre e le dinamiche imperscrutabili del campo.