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Sergio Conceiçao e i suoi uomini, dopo i pareggi rimediati contro Inter e Fiorentina, sono pronti a scendere in campo per un nuovo turno di Serie A. L’avversario, ovvero l’Udinese di Runjaic, è una delle rivelazioni in positivo del campionato. Ad alzare il tasso di difficoltà della sfida in questione, il fatto che i friulani, in casa e non, si siano sempre dimostrati nel corso degli anni, una spina nel fianco per la compagine milanista.
Basti pensare che, nel corso della storia, fino alla gara dello scorso anno del Bluenergy Stadium, i rossoneri non avevano mai ottenuto una vittoria di sabato sera contro la formazione friulana. Quest’ultima, peraltro, arrivata poco prima del triplice fischio finale grazie alla zampata di Noah Okafor. Dunque, dati e tendenze storiche di certo non incoraggianti, a maggior ragione considerando che, i bianconeri, dal 2018 in avanti, hanno sempre trovato la via del gol nelle sfide casalinghe contro il Milan.
Guardando però agli ultimi due incroci, i rossoneri, in entrambi in casi, sono riusciti ad ottenere i tre punti.
Gli ultimi, in ordine cronologico, sono quelli del turno d’andata della stagione in questione. Arrivati grazie all’unica rete della gara, quella di Chukwueze su assist di Chris Pulisic. Tale partita però, è ancora viva nella memoria dei tifosi milanisti per via dell’espulsione, più che discutibile, commissionata a Tijjani Reijnders nel corso del primo tempo. Ciò nonostante, ad oggi, rimane una delle poche gare di Serie A, esattamente cinque, vinte a San Siro senza subire gol per i rossoneri.
Con ogni probabilità, Conceiçao, scioglierà gli ultimi dubbi di formazione nel corso della giornata odierna. Una delle certezze è l’assenza di Kyle Walker dalla lista dei convocati, per via della frattura al gomito destro. Sarà, dunque, Jimenez a prendere il suo posto? Ecco tutti i nostri dubbi di formazione.
Cosa fare per tenere dall'inizio il meglio che abbiamo espresso nelle ultime due partite e accantonare i problemi?
"Dobbiamo capire che le partite si vincono dal primo minuto fino all'ultimo, quando l'arbitro fischia. E' importante questa concentrazione e ne abbiamo parlato tra di noi. Non è una novità, poi è vero che abbiamo reagito bene, ma delle volte è difficile vincere delle partite quando all'inizio prendi uno o due gol. Dobbiamo stare attenti e concentrati su qualcosa che è importante e che è successo non solo una volta quest'anno. Ma penso che abbiamo fatto un'altra buona settimana di allenamenti, speriamo che la partita di domani possa essere lo specchio di questa settimana di lavoro."
Quando guardi la classifica, cosa guardi?
Conceiçao: "Io penso che dobbiamo guardare ogni giorno che lavoriamo, per migliorarsi. Quello che l'esperienza mi dice è che dobbiamo guardare alla partita domani e focalizzarsi su questo e cosa succederà alla fine del campionato. Dobbiamo conquistare tre punti importanti a Udine."
Come mai quello che vede in settimana non si verifica in campo?
Conceiçao: "E' una contraddizione, ma non voglio mettere giocatori per toglierli dopo venti minuti o mezz'ora. Io queste buone sensazioni le ho durante la settimana e pensiamo ad un piano di gioco, poi però, il piano cambia perché magari prendiamo uno o due gol."
Sui cori razzisti e sullo striscione contro Maignan. Sottolineando che siamo tutti uniti contro qualsiasi tipo di razzismo.
Conceiçao: "La pensiamo tutti così. Penso che quando parliamo di questo andiamo a sottolineare qualcosa di brutto e non bello. Mike deve concentrarsi sulla partita, i tifosi sono la con la loro passione a tifare per la loro squadra. Se ci saranno cose del genere ci saranno le autorità competenti a gestire la situazione"
Se fossi arrivato a inizio dell'anno il Milan dove si troverebbe?
Conceiçao: "Se avessi avuto queste doti da mago... ma non le ho. Ho alcuni difetti, delle virtù anche, penso di si perché sono arrivato ad un club come il Milan e devo pensare ad oggi e a domani. Ma non lo so... Volevo dare una risposta più bella ma è quello che sento."
Hai lavorato sul nuovo sistema di gioco? Hai pensato a come sostituire Walker?
Conceiçao: "Quest'anno sono accaduti molti episodi che non potevamo avere sotto il nostro controllo. Uno che sta per giocare titolare e va in ospedale ad operarsi, un altro che si infortunia a casa, un altro che arriva malato allo stomaco. Cose che non controlliamo e quello che dobbiamo controllare è preparare la squadra al meglio. Non sono totalmente soddisfatti di quanto fatto fino ad oggi, per differenti motivi. C'é tanto anche il piano di fare ogni allenamento forte perché se facciamo ciò lo riproporremo anche in partita. Ma stiamo lavorando anche a dinamiche diverse per la squadra. Walker è stato operato, non sappiamo quanto tempo starà fuori, sicuramente non giocherà lui ma un altro giocatore. (sorride n.d.r.)"
Su Jovic e sullo schierarlo in un attacco a due.
Conceiçao: "Sinceramente, non penso che siamo ancora equilibrati e solidi per giocare con due punte, più Rafa che attacca molto e Theo che attacca molto. Dopo non è che avendo due punte sei più offensivo, lo puoi essere anche con una punta, dipende da cosa chiede ai tuoi centrocampisti e ai terzini. A Luka gli piace giocare con due punte e quello che sta dicendo sicuramente non è rivolto a me. Anche perché con me ha avuto i suoi minuti, anche perché ha fatto un lavoro specifico dentro e fuori dal campo. In questo momento penso sia un giocatore che ci da qualcosa come gli altri. Starà a me, poi, decidere..."
Sull'infortunio di Walker e sulla difficoltà nel far partire l'azione dal basso.
"Walker si è infortunato in allenamento. Noi chiamiamo qua casa, perché i miei collaboratori sono qua ventiquattro ore su ventiquattro. Principalmente, contro la Fiorentina, abbiamo lavorato sul far partire l'azione da Mike, ancora oggi abbiamo lavorato su questo piano anche. E questo è speciale, perché ho visto che abbiamo preso due gol subito per via del fatto che vedessi la squadra non fiduciosa con la palla. Ho scelto io di fare ciò per giocare un po' più diretto su Tammy."
Su Santi Gimenez.
"Non è recuperato."
Su Florenzi.
"Lo dobbiamo gestire col bilancino. E' un ragazzo con uno spirito fantastico, che ci aiuta tanto anche fuori dal campo ma anche quando si allena, ma non lo fa tutti i giorni della settimana. Questa è la verità, mi dispiace perché è un giocatore che ha una grandissima mentalità. Per noi è un giocatore molto importante e spero che con il passare del tempo sia in un'altra condizione per aiutare la squadra anche in campo."
Potremmo vedere un Milan che aspetta con un blocco basso più spesso anche contro squadre non fortissime?
"Dipende dai momenti della pressione sull'avversario, se è una rimessa dal fondo è più facile perché la palla è ferma. Qua in Italia quasi tutte le squadre sono uomo contro uomo. Dipende poi dalle situazioni e da come costruiscono le varie squadre. Io non la penso così, in ogni partita ci sono tanti momenti connessi fra loro, non è qualcosa che succede sempre con squadre teoricamente di livello più basso o di livello più alto. Secondo me, è connessa ad altre cose."
Credi di aver trovato la chiave giusta per riattivare definitivamente la squadra?
"E' una buona domanda. Non mi piacciono le partite in cui si possono fare sette o otto gol e prendere cinque o sei gol. Non mi piace, non di una squadra compatta come la voglio io. Preferisco vincere uno a zero con solidità e compattezza. Per me è un po' attaccare in disperazione per il primo tempo brutto che abbiamo fatto. E su questo stiamo lavorando, su queste entrate in partita e su questa consistenza che dobbiamo avere durante tutti i novanta minuti."
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