Yunus Musah, classe 2002 ci è riuscito e il Milan può dirsi orgoglioso di avere tra le proprie fila un centrocampista dal grande potenziale e già con un bagaglio d’esperienza da veterano.
Traguardo importante
Pochi minuti, ma un traguardo storico: dopo Genoa-Milan, Musah raggiunge le 150 presenze
Nel mondo del calcio moderno, raggiungere 150 presenze nei principali campionati europei a soli 22 anni è un traguardo che non può passare inosservato.
Il suo arrivo accompagnato dalle parole di una leggenda rossonera..
—Arrivato il 4 agosto del 2023, esordisce con i colori rossoneri il 26 agosto nella vittoria casalinga per 4-1 contro il Torino subentrando nel secondo tempo a Ruben Loftus-Cheek. Saranno 56 le presenze fino ad oggi con il Milan del giocatore della nazionale statunitense, che si vanno a sommare alle 94 gare giocate con il precedente club, il Valencia.

Durante il periodo spagnolo, Musah è stato allenato da Gennaro Gattuso, indimenticabile centrocampista rossonero che aveva tracciato un profilo chiaro sul ragazzo. Queste le parole nel 2023: "è un ragazzo per bene e ha una grande forza nelle gambe. Il mio consiglio è questo: bisogna aspettarlo, io lo considero un grande acquisto".
Ma cosa raccontano queste 150 presenze?
—Raccontano di un giocatore che, sin da giovanissimo, ha avuto la maturità per reggere i ritmi e le pressioni del grande calcio. In Spagna è stato uno dei profili più interessanti della Liga con il Valencia. A Milano, con Pioli prima e ora nell’orbita della nuova rivoluzione rossonera, è pronto a diventare un perno del centrocampo del futuro.
Musah non è ad oggi, un giocatore "decisivo" in termini di gol o assist, ma lo è nei numeri nascosti del calcio: recuperi, chilometri percorsi, contrasti vinti, break in progressione. Quei dati che non fanno rumore, ma fanno vincere le partite. E soprattutto, fanno la differenza quando si costruisce una squadra ambiziosa.
La sua annata..
—Mi preme sottolineare tre fattori quando si parla delle prestazioni di Yunus Musah in questa stagione. Il primo fattore è relativo all'andamento a dir poco discontinuo del Milan che non agevola il rendimento dei singoli, soprattutto se giovani. Il secondo è relativo alle sue caratteristiche fisiche che gli consentono una certa duttilità tanto apprezzata negli allenatori. Anche in questa stagione, ha dato prova di sapersi adattare a più ruoli: mezz'ala, centrocampista centrale, terzino aggiunto, fino all’esterno a tutta fascia in situazioni d’emergenza.
Chiaramente poter svolgere più ruoli può essere utile alla squadra e “allenante” per il giocatore, tuttavia perfezionarsi nel ruolo che si sente proprio, garantirebbe maggiori prestazioni di alto livello. Il terzo fattore riguarda la sua personalità. Musah per caratteristiche fisiche e tecniche, a mio avviso, darebbe il meglio di sè come mezz'ala in un centrocampo a tre. Per esigenze varie è stato impiegato in diversi ruoli e lui lo ha fatto sempre da protagonista, nel bene e nel male, non si è mai nascosto, a volte pagando la sua sicurezza. Le sue uscite anticipate dal campo al 23' di Milan-Fiorentina e al 36' di Milan-Lazio avvengono anche per il ripetersi di giocate rischiose, sbagliate, ma che lui si prende, senza paura e con coraggio.
Il pensiero dei tifosi..
—I tifosi rossoneri sicuramente apprezzano le sue accelerazioni palla al piede, la sua dirompenza fisica e il suo coraggio. Allo stesso tempo vorrebbero un Musah più pulito nelle giocate, più prudente in alcune zone di campo e magari in grado di fare qualche goal, sfruttando il tiro potente.
La speranza è che le parole di Mister Gattuso relative a non dare giudizi affrettati e definitivi possa consentire a Musah di poter esprimere in futuro tutto il suo potenziale.
Il traguardo delle 150 partite non deve essere punto d’arrivo, ma una tappa che testimonia solidità e crescita. Il Milan lo sa e se oggi Musah è un diamante grezzo, domani potrebbe diventare uno dei leader della nuova era rossonera.
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