Il ritorno ufficiale di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan è iniziato con una sconfitta di misura contro l’Arsenal, ma il risultato, 1-0 per gli inglesi, conta fino a un certo punto. Più interessante è stata l’occasione per valutare il nuovo corso tattico e la condizione dei rossoneri dopo appena due settimane di lavoro.
ANALISI ARSENAL-MILAN
Nuova era Allegri: il Milan apre con spirito ma paga la seconda metà
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Nel dettaglio della partita
—Il primo tempo ha mostrato un Milan ordinato, compatto, ben posizionato sul campo e capace di rispondere colpo su colpo agli attacchi della squadra di Arteta. Leao ha fornito spunti brillanti nonostante la posizione atipica di centravanti, mentre Pulisic e Musah e Loftus-Cheek hanno garantitodinamismo e sacrificio, permettendo ai rossoneri di restare in partita con personalità e il baricentro alto. La squadra si è schierata con un atteggiamento positivo, cercando di ripartire rapidamente e mantenere delle linee compatte fra di loro. Anche i numeri confermano una gara equilibrata nella prima frazione: pochi tiri ma un buon possesso palla e solidità nelle uscite, frutto del lavoro sul pressing e sulle coperture preventive. Si è vista una buona intesa tra centrocampo e attaccata, anche se le occasioni vere sono state esigue.
Nella ripresa, però, la partita è cambiata radicalmente. L’Arsenal ha aumentato ritmo e intensità, mentre il Milan è calato fisicamente e ha progressivamenteperso metri. Gli inglesi hanno preso il controllo della gara, costringendo i rossoneri a chiudersi nella propria metà campo. La difesa ha retto fino al 53’, quando è arrivato il gol di Saka su un cross da sinistra, complice una copertura troppo passiva in area. Da quel momento in poi, i ragazzi di Allegri non sono più riusciti risalire il campo con continuità. Le uscite palla a terra sono diventate difficoltose, il pressing non è più stato efficace, e le ripartenze si sono spente sul nascere. Il tecnico livornese ha provato a dare nuova linfa con i cambi, ma la squadra è rimasta poco lucida e poco brillante, concedendo il dominio territoriale all’Arsenal fino al fischio finale.

L'approfondimento
—Nonostante la sconfitta, la prestazione del primo tempo lascia spunti incoraggianti. Il gruppo è apparso motivato e coinvolto, con già un principio di nuova identità mostrata dopo le prime novità apportate. Allegri ha chiesto e ottenuto in parte spirito di sacrificio al suo Milan. La formazione, però, ha mostrato limiti in fase di gestione della pressione avversaria, nella tenuta atletica e nella capacità di essere davvero incisivo negli ultimi metri campo. Un test comunque utile per capire dove intervenire, cosa valorizzare e su quali aspetti insistere in vista delle prossime amichevoli. Allegri può ripartire da alcuni segnali positivi, consapevole che il percorso di costruzione è solo all’inizio.
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