Morto Fabio Cudicini aveva 89 anni

Scomparso il “Ragno Nero” del Milan: ciao Fabio, tutto il calcio è in lutto

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Morto Fabio Cudicini, ex portiere di Milan e Roma, all'età di 89 anni.
Roberto Scerra Redattore 

Calcio in lutto. Ad annunciare la scomparsa del grande Fabio Cudicini è stato il compagno di squadra Giuseppe Sabadini in un post su Facebook.

Nato a Trieste il 20 Ottobre 1935, il triestino inizia la sua carriera da giovane portiere nella Ponziana, per poi passare alle giovanili dell'Udinese nel 1955. Nel club friulano milita tre stagioni, per poi compiere il grande passo nel 1958: approdando alla Roma. Nella capitale iniziò come secondo portiere, ma una volta trascorso il giusto periodo di ambientamento, divenne titolare inamovibile. Tanto che indossò la maglia numero uno giallorossa per ben sei stagioni, collezionando 166 presenze. A corredo di tante partite, anche la Coppa Italia vinta nel 1961 e il Premio Combi, nonché di miglior portiere, della stagione di Serie A 1961-1962.

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Dopo una breve parentesi al Brescia, dove fece segnare solamente solamente 18 presenze, arriva la grande chiamata: quella del Milan. Approda a Milano nel 1967, all'età di 32 anni, dove vivrà delle stagioni colme di successi personali e collettivi. Difatti, appena arrivato, vince il nono scudetto della storia dei rossoneri. Quel famoso campionato che divenne tale, per la grande attesa che avrebbe successivamente propiziato. Considerando che la prima stella cucita sulle casacche milaniste arriverà dieci anni dopo.

Ma perché Fabio Cudicini venne soprannominato "Ragno nero"?

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Se Cudicini fu protagonista di grandi partite su suolo nazionale, potremmo affermare lo stesso anche su quello europeo, dove si guadagnò il soprannome che da sempre lo ha contraddistinto. Difatti, grazie alle grandi gare giocate contro Celtic, ai quarti di finale, e Manchester United, in semifinale, il triestino si guadagnò il soprannome di "black spider" dai giornalisti britannici. I quali, evidentemente, mostrarono grandissima stima per le sue parate. Tali prestazioni furono fondamentali per far approdare il Milan in finale e ottenere poi la vittoria, nell'ultimo turno, per ben quattro reti a una contro gli olandesi dell'Ajax nella Coppa dei Campioni 1968-1969. Nel medesimo anno vinse anche la Coppa Intercontinentale.

Per concludere, il numero uno triestino, nel corso della sua gloriosa carriera riuscì ad ottenere tutti i principali trofei nazionali ed internazionali, ovvero: Campionato, Coppa Italia, Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe, Coppa Intercontinentale e Coppa delle Coppe. Fatta ad eccezione per quest'ultima, le altre furono tutte caratterizzate da tinta rossonera.