FONSECA E LE MOSSE DI TARE PRECEDUTA DA...

Milan, Furlani ha parlato di errori: il più grande venne commesso l’estate scorsa

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Giorgio Furlani, AD del Milan a Dazn, in occasione di Milan-Monza sul fallimento della stagione si è espresso dichiarando che non è stato commesso un solo errore, ma tanti. Quello sportivo più grande commentato un anno dopo
Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 

Giorgio Furlani amministratore delegato del Milan ha parlato ai microfoni di Dazn prima di Milan-Monza, dichiarando che il fallimento sportivo di questa stagione (2024-25) del Milan è dovuto non a un errore bensì a tanti errori che qui -aggiungo io - possono essere anche di nature differenti e che quindi, non riguardino solamente il lato sportivo. 

Questo non vuole, però, essere un elenco di errori commessi, ma vuole essere un’analisi di questi, a partire da uno: il più grande di tutti commesso 382 giorni fa.

L'errore più grande venne commesso l’estate scorsa, quel 13 giugno 2024, quando venne ufficializzato da comunicato l’arrivo di Paulo Fonseca come nuovo allenatore del Milan. Qui molti di voi penseranno che l’errore sia proprio Paulo Fonseca e invece no. Prima di commettere un errore empirico, lo si commette nella filosofia di pensiero, nel pensare che una scelta sia quella giusta.

Perché arrivo Paulo Fonseca: i dati e l'idea del Milan di Pioli

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Un ragionamento dietro l’arrivo di Paulo Fonseca può essere stato questo. La stagione passata con Pioli è stata una stagione dove il Milan, dal punto di vista tattico, aveva delle grandi lacune sia in alcuni giocatori sia proprio dal punto di vista del gioco. Tanti errori difensivi, tanti goal subiti. I rossoneri erano una squadra molto slegata tra i vari reparti. Mentre nei singoli si sentiva la mancanza di un difensore aggressivo e di un centrocampista un po’ più difensivo. Fin qui tutto giusto, ma per il Milan di Pioli e non per quello di Paulo Fonseca.

La differenza sta proprio nella scelta dell’allenatore perché Paulo Fonseca, al di là di come ha gestito la sua vita da Tecnico al Milan, da allenatore è sempre stato - e si è anche dimostrato infatti - uno completamente opposto a Stefano Pioli per quanto riguarda la visione del gioco. Il pensiero del Milan, invece, è stato quello di scegliere Paulo Fonseca perché i dati dimostravano che con il suo Lille a livello difensivo era più coperto e subiva meno goal a livello di gioco.

L'idea del Milan nell'estate del 2024

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Infine la squadra era più compatta e a livello di visioni in campo ed era anche più bella da vedere. Quindi il Milan pensava di far jackpot sopperendo alla mancanza dei giocatori e sopperendo alla mancanza di un allenatore con quelle caratteristiche che Pioli non aveva. Si è però sbagliato nell’amalgama perché Pavlovic, per fare un nome, non è mai stato un difensore alla Paulo Fonseca. A questo va aggiunto che il Milan per caratteristiche anche dei giocatori che c’erano già in squadra, non ha mai avuto grandi qualità nella visione e nella costruzione del basso.

Tutto il centrocampo del Milan ha una sola caratteristica che quella della conduzione palla. Non sono giocatori pensanti e quindi registi o non sono giocatori che amano il gioco posizionale senza palla. Per non parlare della difesa del Milan. Una difesa mai stata e i dati anche di questa stagione lo dimostrano, vista come la migliore o tra le migliori per uscita palla.

L'idea obbliga nell'estate del 2025

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Dall’analisi di questo grande errore arriviamo invece alla conclusione che lo deve proiettare nella stagione che verrà. Il Milan prima di scegliere un allenatore, prima di scegliere un giocatore, deve parlarsi e porre le basi per una filosofia di gioco e un’identità di squadra dal punto di vista tecnico. Questo perché quando la critica parla del fatto che il mercato nel Milan viene fatto a prescindere dall’allenatore, non è tanto perché l’allenatore deve metterci bocca, ma è più che altro per la visione di gioco che ha l’allenatore. Poi il rischio è quello di cozzare con i giocatori in squadra.