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Era il 5 febbraio, Milan e Roma di fronte a San Siro in Coppa Italia, quarti di finale. I giallorossi avevano già iniziato la loro serie positiva dopo la sconfitta di Como, ma in quella notte di San Siro un Milan fresco e veloce ridisegnato dal mercato riuscì a vincere 3-1 e a qualificarsi di slancio per le semifinali della coppa nazionale.
Al termine della partita, l'allenatore della Roma dà vita ad un conciliabolo con il tecnico rossonero e in conferenza post-partita gli viene posta la classica domanda su cosa si sono detti. Semplice la risposta: "Gli ho fatto i complimenti per aver messo a posto la squadra". Era il 5 febbraio e, eliminata dalla Coppa Italia, la Roma era diversi punti indietro rispetto al Milan anche in classifica di Serie A.
Quanto sia insidioso e scivoloso il calcio lo conferma anche questa vicenda. Tre mesi abbondanti dopo, la squadra l'ha messa a posto Ranieri. Purtroppo Conceicao è andato incontro al Feyenoord e alle tre sconfitte tagliagambe consecutive in campionato contro Torino, Bologna e Lazio. Ranieri è stato il buon pastore che ha saputo sanare le contraddizioni che hanno squassato i primi mesi della stagione romanista, dalla permanenza di Dybala all'esonero di De Rossi, dall'arrivo di Juric alle dimissioni di Lina Souloukou, con l'acme della contestazione ultrà nel corso dell'andata di Roma-Bologna di campionato.
Per Conceicao invece l'espulsione di Theo in Champions, il caso del portavoce, le speranze date dal nuovo modulo sperimentato per la prima volta a Udine fino alla ricaduta amara e pesante della finale di Coppa Italia. Roma-Bologna 2-3 del 10 novembre 2024 aveva portato Ranieri al posto di Juric in casa giallorossa. Milan-Bologna finale di Coppa Italia a cosa porterà?
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