LE DICHIARAZIONI

Conceicao post Milan-Fiorentina: “Mi prendo la colpa ma il problema è…”

Nicola Liberti
Nicola Liberti Autore 
Sergio Conceicao è intervenuto ai microfoni di DAZN al termine di Milan-Fiorentina, valevole per il 31° turno di Serie A

L'allenatore rossonero Sergio Conceicao è intervenuto ai microfoni di DAZN e Sky al termine di Milan-Fiorentina. Ecco le sue parole.

Milan-Fiorentina, le dichiarazioni di Conceicao

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Sulla partita:

"Alcuni errori individuali, ma non solo in difesa. Credo che la squadra abbia fatto errori forzati dall'avversario. Stiamo cercando di lavorare e migliorare, anche a Napoli è stato più o meno così. Noi sbagliamo tanti goal, dobbiamo trovare equilibrio perché creiamo tanto. Questo non era quello che avevamo preparato, il responsabile sono io".

Sulla preparazione:

"Parliamo tra di noi e prepariamo le partite. In questi tre giorni l'abbiamo preparata ovviamente. La nostra qualità è l'insieme delle caratteristiche dei giocatori che devono avere questa personalità sempre per essere presenti".

Su Musah:

"In settimana mi ha dato segnali positivi, non c'erano motivi per non farlo giocare. Ho capito che la partita non stava andando bene e l'ho cambiato. È un giocatore di qualità ed un bravo ragazzo, può succedere che alcune partite girino così".

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Sull'approccio:

"Un brutto approccio, abbiamo fatti errori non forzati. Non c'entrano le qualità, ma l'approccio e la mentalità. Contro l'Inter abbiamo fatto bene, oggi dopo 10 minuti eravamo sotto 0-2. Loro vogliono dare una risposta diversa ma in quei 20 minuti siamo stati veramente brutti. Poi diventa veramente difficile, anche se dopo l'intervallo la reazione è stata buona".

Sul fattore mentale:

"Questi approcci sono diversi anche a livello di ambiente. Sappiamo di dover entrare al 1000%, poi c'è un piano di gioco che dopo 10 minuti si acutizza, peggiora la situazione, salta il piano iniziale. Ci alleniamo per capire la loro ampiezza, ma per arrivare sui palloni dobbiamo essere molto più aggressivi, anche perché non c'era pressione avversaria. Penso sia più un fattore mentale che di qualità o preparazione della partita".

Sugli attaccanti:

"Non ho ancora parlato con loro. Jovic lavora molto bene da quando sono qui, oggi ha fatto uno sforzo per uscire dalla sua zona, ha una qualità incredibile. Lui si sforza per fare ciò che voglio, si è meritato questi minuti e lui si sente bene".

Su Theo:

"A livello offensivo riconosciamo la sua qualità, anche in velocità per come mette in difficoltà gli avversari. Forse alcuni giocatori si sentono più protetti con la difesa a cinque".

Milan-Fiorentina, la sintesi del secondo tempo

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Un'altro Milan in campo nella ripresa. Subito qualità nel pressing e nella riaggressione. La prima azione del secondo tempo è rossonera. Jovic recupera a centrocampo un importante pallone. Il serbo arriva fino al limite dell'area in progressione, scarica a Leao libero sull'esterno. Rafa non si coordina benissimo e conclude l'azione con un tiro alto, molto fuori dallo specchio della porta.

Al 52º minuto il Milan è ancora pericoloso e solo un super De Gea ha impedito il gol del pareggio. Cross dalla destra di Pulisic, Abraham salta di testa, (togliendo la conclusione a Leao che dietro di lui si era coordinato con una rovesciata). L'inglese batte a colpo sicuro, ma viene murato da De Gea.

Sulla stessa azione Abraham appoggia male la gamba sinistra in caduta e sente doloro. Conceicao effettua il primo cambio nel secondo tempo. Tammy esce tra gli applausi di San Siro, al suo posto Santiago Gimenez (55').

Ancora Milan. Quasi solo i rossoneri in campo nei primi 20 minuti della ripresa. Sempre con Jovic basso a centrocampo parte un'altra azione pericolosa dei rossoneri. Theo lo serve e Jovic vede un corridoio per Reijnders che si era inserito in area. Tijji calcia da sinistra e De Gea para. In ribattuta arriva Pulisic, anche lui come Abraham prima, a colpo sicuro tira in porta, ma ancora De Gea. Il portiere spagnolo è un muro. 

Al 65° ancora un super Milan trova il gol del pareggio con Luka Jovic. Il serbo è a quota 2 gol consecutivi. Tomori verticalizza da dietro per Gimenez che non ci arriva, il pallone scorre e arriva sui piedi di Jovic, freddo a superare De Gea in uscita. Male la fase difensiva viola.

La prima azione pericola della Fiorentina arriva al 69° minuto con Kean, ma l'attaccante inglese trova di fronte a se un super Magic Mike. Il numero uno rossonero disinnesca con un super riflesso Kean, che gli si presenta da solo lanciato a rete. Miracolo da aquila di Maignan.

Il Milan si riaffaccia nella metà campo avversaria con Theo Hernandez al 74º minuto. Il terzino francese servito da Leao si scambia di posizione e torna a sgaloppare sulla fascia. Gimenez si libera al centro, ma Theo continua senza alzare lo sguardo. Si presenta in area di fronte a De Gea. Theo calcia in porta, ma il portiere spagnolo è super ancora una volta.

L'altro pericolo del Milan arriva 3 minuti dopo. Al 77º Pulisic lancia Gimenez verso la porta viola ma il messicano cerca un controllo in più che gli fa perdere il tempo e subisce l'uscita a valanga di De Gea, che salva ancora una volta.

Gimenez sull'azione bloccata da De Gea si accascia a terra dolorante e non riesce a continuare. Conceicao è costretto al cambio. Gimenez esce al posto di Joao Felix. Cambiati anche Fofana per Bondo e Pulisic per Chukwueze. 

Niente da fare per il Milan nel finale che, anzi, rischia di subire il 2-3 a 5' dalla fine su una conclusione forte e angolata di Moise Kean, sulla quale ancora una volta ci pensa Maignan a sventare il peggio. Il gol viola a dirla tutta arriva proprio al 90', quando Dodo insacca all'incrocio pescato da Fagioli: Ayroldi dopo il consulto con il VAR, però, annulla: fuorigioco di Dodo, per mezza figura oltre Thiaw.

Milan-Fiorentina la sintesi del 1º Tempo

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Partenza shock del Milan, anche peggio rispetto alla gara contro il Napoli. I rossoneri dopo un avvio lento nei primi minuti, inizia a subire le offensive della viola. La Fiorentina entra per la prima volta in area di rigore con Dodo che dalla sinistra dribbla più volte Theo Hernandez. Destra, sinistra e Theo non sa come fermarlo.

Cross pericolo al 5° minuto del terzino brasiliano. Reijnders è bravo ad allontanare dal centro dell'area. Basta un solo minuto per rivedere la Fiorentina in attacco e questa volta la squadra di Palladino concretizza con il primo gol della serata. Al 6° minuto Musah perde palla sulla trequarti, Mandragora la recupera e serve Gudmundsson. L'attaccante viola in area salta Tomori e scarica centralmente in area. Thiaw prova a intervenire prima di Kean per salvare, ma si fa autogol. È il terzo in stagione per il Milan e per Malick.

Al 10º minuto ancora Mandragora sulla trequarti è il più pericoloso. Palla scodellata per Dodo a sinistra e questa volta Kean è libero di calciare in area. La Fiorentina dopo 10 minuti è avanti 2-0

Sempre Fiorentina scatenata. Al 17º arriva l'altra occasione pericolosa. Dodò continua a scappare a destra e tenta un pallonetto complicato che finisce sull'esterno della rete.

Il Milan decide finalmente di alzare i giri del motore dopo 20 minuti di gioco. Al 20º minuto Hernandez lancia Leao in fascia, Rafa stoppa benissimo e fugge verso la porta, ma al momento di calciare sceglie incredibilmente di servire i compagni a centro area: pallone troppo veloce che si perde sul fondo.

Dopo 3 minuti arriva invece il gol di Tammy Abraham. I rossoneri accorciano al 23º minuti dopo un'azione orchestrata e conclusa direttamente dall'attaccante inglese. Fa tutto Abraham, bravissimo prima a saltare Dodò e poi a dettare il passaggio a Pulisic, che gli arma il destro vincente.

Dopo il gol dei rossoneri Conceicao, su tutte le furie, sceglie di togliere Musah dopo appena 25 minuti di gioco. L'americano non va in panchina, ma dritto negli spogliatoi. Al suo posto è entrato Luka Jovic.

Dopo il gol di Abraham la partita si è come di colpo bloccata. Attesa e contropiedi strozzati da parte sia del Milan che della Fiorentina. Al 41° minuto da segnalare un acceso battibecco tra Theo Hernandez e Dodó. Il brasiliano litiga e mette le mani al collo a Theo. L'arbitro non ferma il gioco e Theo se ne disinteressa. Ad azione conclusa i due terzini vengono ammoniti entrambi.