TRASFORMAZIONE FONSECHIANA

Il Milan e la tattica sui calci piazzati: qualcosa è cambiato

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Le palle inattive erano sempre un'incognita per i rossoneri fino alla scorsa stagione, ma con Fonseca a Milanello la squadra ci sta lavorando
Mattia Giangaspero

Possiamo definirla anche una trasformazione "Fonsechiana", ma al di là degli appellativi che ognuno è libero di dare, i rossoneri hanno cambiato il modo di posizionarsi sui calci piazzati. Angoli o punizioni che siano, da quest'anno con l'allenatore portoghese, il Milan sembra aver trovato una quadra su come fare gol in queste situazioni di gioco.

Non tutto è stato risolto rispetto all'anno scorso per quanto riguarda le palle inattive, visto che nella gara di Champions contro il Liverpool i rossoneri hanno subito due gol fotocopia proprio da calcio d'angolo e da punizione, ma se si dovesse parlare solo delle azioni offensive del Milan, allora sì: qualcosa è cambiato rispetto alla scorsa stagione.

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Il Milan da palle inattive, tra Serie A e Champions, ha segnato con Pavlovic contro la Lazio, con Fofana contro il Venezia, con Gabbia contro l'Inter, con Morata contro il Lecce e con Pulisic contro il Bruges.

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Questo perché Fonseca a Milanello ha lavorato con la squadra per trovare una sistemazione tattica quando si batte un calcio d'angolo o una punizione.

È vero il gol olimpico segnato dall'americano è ben diverso da tutti gli altri citati, ma la sua rete arriva anche grazie al posizionamento dei propri compagni di squadra nell'area piccola.

Rispetto alle scorse stagioni, come notate dalle immagini, i rossoneri si posizionano molto di più sulla linea di porta per dare ostruzione visiva al portiere e questa scelta fa sì che anche i difensori delle rispettive squadre per marcare debbano creare una densità al centro dell'area piccola.

Questo favorisce quindi il calciatore del Milan che si posiziona sul primo palo. Infatti i gol di Fofana, Gabbia e Morata arrivano proprio perché i tre rossoneri hanno attaccato quello spazio lì.

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Stessa dinamica di gioco avviene anche per il gol olimpico di Pulisic.

Gabbia si muove sul primo palo e anticipa il portiere del Bruges. Il difensore italiano non riesce a colpire di testa il pallone, ma grazie all'effetto che l'americano ha dato alla palla questa finisce lo stesso in rete.

L'unico gol diverso è quello di Pavlovic. Il difensore serbo era quello tra i calciatori del Milan che ostruivano la visuale a Provedel, ma a un certo punto si stacca dalla marcatura per colpire il pallone di testa.

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Adesso non resta che migliorare gli stessi posizionamenti anche quando i rossoneri devono difendere sui calci piazzati degli avversari e allora si potrà dire che i rossoneri hanno finalmente trovato una soluzione a uno dei problemi di gioco che affliggevano la squadra nelle ultime stagioni.

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