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Dopo le prime 6 giornate di campionato, il Milan ha il miglior attacco della Serie A. Un elemento in continuità con i 99 gol segnati nella scorsa stagione in partite ufficiali. Ma c'è un dato che può essere guardato con particolare attenzione. Vero che il Milan nelle ultime 3 giornate di campionato, ha segnato 9 gol, tanti, una media alta da 3 reti a gara, ma è altrettanto vero che ha incassato un solo gol.
Solo il gol del momentaneo pareggio nel derby, nient'altro
Un tempo con l'Inter e due partite casalinghe con Venezia e Lecce vissute all'insegna del clean sheet. Ecco la vera tendenza da consolidare. Nel mezzo ci sono state le reti subìte dal Liverpool, le de decisive su palla inattiva. Ma nelle partite dalla stessa tipologia, quelle di Serie A, il Milan è passato dai 6 gol subiti contro Torino, Parma e Lazio, all'unico gol incassato nel primo tempo del 22 settembre.
Molti i fattori che possono aver inciso su questo aspetto. La messa in campo della razionalità e dello spirito di Matteo Gabbia, il sempre maggiore ordine delle linee difensive compresa quella del fuorigioco che ha funzionato in particolar modo contro il Lecce, la crescita sempre maggiore di condizione da parte di Fofana a protezione della difesa, il lavoro preventivo di densità fatto dagli attaccanti in mezzo al campo. Fare di tutto per abituarsi a non prendere gol non è importante nel calcio italiano: è fondamentale. E' qualcosa di più. Sentirsi solidi e quadrati, avere la sensazione dell'impermeabilità fa giocare meglio tutta la squadra in tutte le fasi della partita.
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