A Cagliari, Theo Hernandez non ha giocato una delle sue migliori partite. Si può dire ed è giusto farlo notare perché le gare negative per i grandi giocatori sono sempre uno stimolo per reagire. I cavalli di razza svoltano con ardore dopo qualche prestazione in sordina. Hernandez è uno di quei giocatori che hanno un orgoglio barbaro ed un animo inquieto, finanche indomito. Questi giocatori devono essere amati dal pubblico per come sono perché si nutrono di affetto e di passione. Per dare il massimo hanno bisogno di tanto affetto attorno a loro.
Un giocatore imprescindibile
Male a Cagliari, ma resta un fenomeno: giù le mani da Theo Hernandez
Il Milan non ha in casa un terzino forte, il Milan ha in casa un fenomeno
Per capire la pregnanza di questo dato, basti pensare che Paolo Maldini, il più forte terzino della storia del calcio italiano, ha avuto una media di partecipazione ai gol della squadra, calcolata sui minuti giocati, di 0,08. Theo Hernandez è una freccia offensiva di altissimo livello che deve essere sfruttata a dovere, ma soprattutto è un giocatore che deve essere coccolato nei momenti di magra.
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Non stiamo parlando di un menefreghista o di un solista come, impropriamente, viene descritto. Theo è lo stesso giocatore che l’anno scorso, con la squadra in emergenza assoluta, si mise a disposizione di Stefano Pioli per fare il difensore centrale. Giù le mani da Hernandez quindi. Chi ne mette in discussione il valore non comprende la valenza di un giocatore epocale.
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