
Il Milan perfetto del derby si è già sgretolato?
IL PROBLEMA
Il Milan perfetto del derby si è già sgretolato?
Per come sono arrivate le sconfitte contro Bayer Leverkusen in Champions e Fiorentina in campionato, rischiano di lasciare strascichi tra i rossoneri, ma soprattutto rischiano di far cambiare i lavori tattici a Fonseca ancora un'altra volta.
Alla domanda iniziale, la risposta è che ovviamente non è il Milan a essersi sgretolato, ma sono stati bravi Xabi Alonso prima e Palladino poi, a trovare le contromisure perfette al nuovo sistema tattico di Fonseca.
L'allenatore portoghese sembrava avesse trovato una quadra e ne avevamo già parlato di come il Milan stava cambiando modo di attaccare e costruire le azioni offensive. Le 3 vittorie di fila in campionato (Venezia, Inter e Lecce) avevano anche certificato che il nuovo assetto stesse funzionando, eppure...
Eppure non può bastare. Certo le sconfitte contro i tedeschi e la viola arrivano anche per colpa di distrazioni e di uno sbagliato atteggiamento, ma c'è qualcos'altro che non sta funzionando.
Con Fonseca il vero grande cambiamento rispetto al Milan dell'anno scorso riguarda la densità centrale. Adesso i rossoneri costruiscono il gioco molto più tra le linee centrali rispetto all’anno scorso, quando Leao, Theo e Pulisic cercavano l’uno con uno e quindi la costruzione sulle fasce.
Ecco, proprio su questo tipo di costruzione del gioco sia la Fiorentina, sia il Bayer hanno costruito la loro vittoria. Entrambe le squadre allenate da Xabi Alonso e da Palladino hanno schierato le squadre con un modulo a specchio così da creare ancora più densità centrale.
Il Milan è stato ingabbiato da un limite mentale che si è costruito da solo. Mi spiego: l’anno scorso tra i tanti problemi c’era quello di non avere alternative al gioco sulle fasce e all’uno contro uno. Quest’anno con Fonseca il problema si sta risolvendo, ma adesso il Milan costruendo centralmente non attacca più sulle fasce e da questo sistema che è venuto il ragionamento del Leverkusen e della Fiorentina e il cortocircuito del Milan.
La dimostrazione l’ha data Fonseca stesso che nei minuti finali contro la Fiorentina cambia sia Leao sia Pulisic, mentre lascia in campo Abraham e Morata.
L’allenatore portoghese adesso deve capire che oltre al nuovo modo di giocare che ha funzionato contro l’Inter deve trovate altri sistemi per sfruttare la qualità di alcuni giocatori come Rafa, ma anche come Loftus, Okafor e Chuckuweze poco considerati e poco esaltati da questi accorgimenti tattici. Non bisogna che questo 4-4-2 diventi un limite per tutta la rosa.
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