La tesi della narrazione contraria all'operato della dirigenza rossonera è che dopo il caso Brown dai vertici del club non filtra preoccupazione per l'obiettivo sfumato.
NOI AI GIOCHI DELLE 3 CARTE
Tutti possono battere in duello il Milan? Il no di Jashari al West Ham…

Eppure...
—Eppure, sempre secondo questa tesi, al di fuori del club, laddove la piazza brulica, la lettura è diametralmente opposta e il sentimento di poca fiducia permane. Così come è sempre più forte la sensazione che il mercato del Milan stia procedendo a rilento. L'ambiente milanista viaggia su due binari: quello del sentiment popolare e quello che si vive nel bunker del quarto piano della sede rossonera. Il messaggio che passa che è sbagliato se ti chiami Milan ovvero che in mezzo ad un duello, chi ti contende un obiettivo può arrivare a dama prima di te.
E' una tesi
Ma i fatti, le cose che succedono, dicono anche altro: Ardon Jashari ha continuato a lavorare a parte perché è in rottura con il Bruges e vuole il Milan a tutti i costi. I belgi chiedono un rilancio mentre il Milan non vorrebbe aumentare la proposta da 32 milioni più bonus. Jashari recentemente ha rifiutato pure la proposta del West Ham.
Sui giochi al rialzo il Milan non ci sta. Su Ardon Jashari alla base di tutto c'è il... gioco al rialzo del Bruges che prima ha fissato a 32,5 milioni il prezzo per vendere il suo gioiello (cifra comunicata all'entourage del calciatore che l'ha "trasmessa" al Milan) e poi ha alzato la cifra avendo ricevuto una proposta dall'Inghilterra.
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