- Calciomercato
- Squadra
- Milan Futuro
- Coppe Europee
- Coppa italia
- Social
- Milan partite e risultati live
- Redazione
Le possibilità per il Milan di passare il turno nella gara di stasera dipendono moltissimo da una applicazione ferrea della squadra rossonera in fase di non possesso. Meno errori si faranno, più cresceranno le chances di arrivare alla finale. Fondamentale oggi analizzare bene i temi tattici nascenti dal derby di stasera.
In fase di non possesso il Milan ha adottato una strutturazione spartana (un 4-4-2 che diventava 4-5-1). Tale scelta gli ha consentito di assumere sembianze da squadra vera. Non una squadra spettacolare ovviamente, ma compatta e coesa. La scelta precisa di Sergio Conceicao è stata quella di rimanere stretto tra le linee, lasciando poco spazio alle iniziative dell’Inter.
C’è comunque un altro aspetto tattico fondamentale che deve essere sottolineato. Stiamo parlando della contromisura usata dall’allenatore del Milan per bloccare uno dei punti di forza dell’Inter, ovverosia la costruzione da dietro. Per tentare di ostruirla, Conceicao ha infoltito tantissimo il centrocampo, creando una sorta di 6 contro 5 in mediana e non lasciando alcuno spazio alla squadra di Inzaghi per costruire.
Sergio Conceicao, inoltre, ha curato moltissimo la fase difensiva sul lato destro rossonero. Infatti uno dei punti di forza principali dell'Inter è la propria fascia sinistra, anche grazie alle salite con la palla ed alle giocate di Bastoni.
Ciò spiega il perché della scelta di Jimenez davanti a Walker, un accorgimento tattico che ha consentito al Milan di andare sotto con i numeri da quella parte soltanto una volta in tutta la partita, in occasione del colpo di testa di Frattesi parato da Maignan alla fine del primo tempo.
I temi tattici non finiscono qui. La gara di andata è stata molto indicativa sul piano offensivo. Simone Inzaghi, in maniera alquanto semplicistica, ha liquidato il gol del Milan come “frutto di un rimpallo”.
Il rimpallo indubbiamente c’è stato, ma la chiave vincente nel gol di Abraham, è il movimento di Pulisic. L'americano si porta un uomo con il suo inserimento, liberando in tal modo lo spazio per la giocata del centravanti inglese.
Saranno proprio i movimenti senza palla da parte dei giocatori di maggiore qualità del Milan (Rafael Leao, Pulisic e Rejindes) la possibile chiave di volta decisiva in questa semifinale. L’Inter ha una difesa molto forte che soffre il dinamismo perché è abituata a marcare sui riferimenti. Le giocate senza palla possono essere una svolta risolutiva per la squadra rossonera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA