Theo o non Theo?

Milan: Theo Hernandez è veramente un problema?

Gaetano de Santis
Gaetano de Santis Redattore 
Il "problema" Theo esaminato sotto vari punti di vista

Dopo l'articolo odierno su Gazzetta dello Sport sulla questione rinnovo di Theo Hernandez con il Milan, in molti si saranno domandati cosa sia meglio fare con il terzino francese.

Partiamo dai freddi numeri, prima di analizzare la situazione nel complesso. Theo è arrivato a Milanello nell'estate 2019, dunque si appresta a chiudere la sua sesta stagione in rossonero.

I numeri a livello realizzativo di Hernandez sono sempre stati importanti, fin dalla sua prima stagione in rossonero conclusa con 7 reti. Nella stagione successiva - quella del Covid per capirci - sono stati addirittura 8 i goal realizzati. Successivamente ha alternato stagioni da 5 ad altre da 4 reti complessive tra campionato e coppe. Infine arriviamo a questa stagione - ancora in pieno svolgimento - e vediamo che le reti effettuate sono già 4, compresa quella memorabile in finale di Supercoppa.

Passando agli assist, notiamo che in questa stagione l'apporto è già importante con 5 assistenze che hanno portato ad un goal. Nelle stagioni precedenti il contributo assist di Theo Hernandez, è stato molto altalenate. Infatti nelle stagioni 2019/2020 e 2022/2023 gli assist sono stati 5, nella stagione 2020/2021 sono stati 8, mentre addirittura nella stagione 2021/2022 sono stati 10 e nella stagione 2023/2024 ha realizzato 11 assist. Numeri molti diversi, che descrivono stagioni differenti, ma tutte grossomodo considerate positive nel complesso.

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Pertanto dopo aver analizzato i numeri in maniera fredda, possiamo affermare di aver riscontrato un "falso" problema Theo Hernandez almeno dal punto di vista prettamente statistico.

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Al contrario passando ad esaminare il contributo di Theo Hernandez in difesa, possiamo asserire che qualche differenza con il passato è palese. Senza elencare i vari errori stagionali, si nota in maniera chiara una mancanza di filtro e copertura sulla fascia sinistra del Milan. Se qualche rete poteva essere evitata da un Theo Hernandez più concentrato - vedi Milan-Parma - è altrettanto manifesto che la copertura del centrocampo rispetto al passato è considerevolmente diminuita.

Se precedentemente nelle sue azioni offensive, poteva sempre contare sulla copertura di Kessie o Tonali, oggigiorno questo non è più possibile. Il centrocampo 2024/2025 non prevede un simile movimento, se non in situazioni di emergenza, con principalmente il solo Fofana a coprire ogni buco difensivo.

Questo comporta che nelle sue classiche folate offensive sembra avere il freno a mano tirato, come avesse timore di una eventuale ripartenza avversaria. Difatti si nota che le sue azioni, prima dirompenti ed il più delle volte abbastanza spregiudicate, ora siano limitate unicamente all'occupazione degli spazi offensivi.

Ad ogni caduta del Milan, corrisponde un tema che viene riproposto ciclicamente: Leao e Theo i principali due candidati. Oggi è stato il turno di Hernandez, con un piccolo riferimento alla probabile panchina contro il Verona di Leao. Chissà se, qualora dovesse esserci un ribaltone al ritorno di Champions League, i giudizi cambieranno o saranno solamente accantonati in attesa di essere tirati nuovamente fuori al prossimo tonfo?