Acquisto necessario?

Ricci è quello che serve al centrocampo del Milan?

Gaetano de Santis
Gaetano de Santis Redattore 
Dalla cessione di Tonali, il Milan non ha più avuto equilibrio a centrocampo. Samuele Ricci può essere la soluzione giusta?
00:27 min

Per rispondere alla domanda se Samuele Ricci serva o meno al Milan, bisogna tornare indietro nel tempo, precisamente alla cessione di Sandro Tonali. Con quella partenza, il Milan ha sì ristrutturato buona parte della rosa - acquistando Pulisic e Reijnders, oltre ai meno celebrati Loftus-Cheek e Musah - ma non ha mai realmente sostituito Tonali nel suo ruolo naturale.

(Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

Tralasciando, a malincuore, l’aspetto emotivo e il forte legame tra Sandro e i colori rossoneri, soffermiamoci sull’aspetto puramente tecnico. Tonali rappresentava una vera polizza assicurativa per il centrocampo: un giocatore capace di coprire grandi porzioni di campo con grinta e intelligenza tattica. Lo si vedeva a sinistra a coprire Theo durante le sue avanzate, a destra a supporto di Calabria, e naturalmente al centro, dove era una costante certezza, soprattutto nei momenti più delicati delle partite.

Il centrocampo dopo la cessione di Tonali: Ricci sarebbe stato utile fin dall'estate 2023

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Con la sua cessione, nell’estate 2023 il Milan ha (maldestramente) pensato di affidare quel ruolo a Rade Krunic. Dopo sei mesi poco convincenti, il bosniaco è volato in Turchia, al Fenerbahçe. La regia è quindi ricaduta su Ismaël Bennacer, reduce però da un grave infortunio alla cartilagine del ginocchio destro. Il problema? L’algerino non è più tornato ai livelli pre-infortunio e ha continuato ad avere problemi fisici, con un rendimento inevitabilmente altalenante.

(Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

Nell’estate 2024 il Milan ha puntato su Yusuf Fofana, immaginando potesse ricoprire il ruolo che fu di Kessié o Tonali. Una valutazione rivelatasi errata: il francese è una mezzala solida, più ordinata rispetto a Reijnders, ma priva delle caratteristiche proprie di un vero mediano difensivo. Il risultato? Un centrocampo ancora una volta squilibrato e una retroguardia fragile, come testimoniano gli oltre 60 gol subiti per il secondo anno consecutivo.

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Ora, con l’ipotesi concreta di una cessione importante come quella di Reijnders, il Milan avrà finalmente l’occasione per risolvere una carenza strutturale irrisolta da due stagioni. Ed è qui che entra in gioco il nome di Samuele Ricci, accostato a più riprese ai rossoneri. Il centrocampista del Torino ha ormai raggiunto quella maturità necessaria per un salto di qualità, e la maglia del Milan potrebbe essere la naturale prosecuzione del suo percorso di crescita. Magari l'inserimento di una contropartita tecnica potrebbe rendere l'affare ancora più accessibile e sostenibile.

Quindi, Ricci è ciò che serve al Milan? La risposta è sì. Ma non da questa estate: da almeno 730 giorni.