
Il campionato è altra cosa rispetto alla Champions, c'è più tempo per recuperare i punti persi per strada e quindi è meglio evitare rischi di commettere errori, soprattutto quando si insegue e soprattutto contro le Big.
ATALANTA-MILAN UN MILAN JUVE CON FINALE DIVERSO
Il campionato è altra cosa rispetto alla Champions, c'è più tempo per recuperare i punti persi per strada e quindi è meglio evitare rischi di commettere errori, soprattutto quando si insegue e soprattutto contro le Big.
E su questa tesi calandoci adesso nell'ambiente Milan, tutti possiamo essere d'accordo. Vincere contro l'Atalanta per poi perdere contro il Genoa non servirebbe a nulla. La risposta è chiaro che dovrebbe essere: "Il Milan doveva vincere contro l'Atalanta e deve vincere contro il Genoa".
Ma un Big Match contro una delle squadre più in forma d'Europa, se non la più in forma al pari del Liverpool, ci sta se si perde, soprattutto per 2-1 e non 5-0. È chiaro però che il tema di fondo, adesso che la partita è finita e ci troviamo nel giorno dopo, è un altro.
La gara contro l'Atalanta ha fatto emergere un problema, perché come si suol dire, due elementi fanno una prova. Fino a quando la gara contro la Juve, di qualche settimana fa, fosse rimasta come caso isolato, non si sarebbe toccato mai questo tasto, ma quando quel che è accaduto contro i bianconeri lo si ripete anche contro l'Atalanta ieri sera, allora vuol dire che c'è un pensiero all'interno della squadra o nella testa dell'allenatore.
E non si tratta dell'equilibrio, della stabilità o della continuità, ma della mancanza di coraggio. Quel coraggio che invece in Champions League lo si è avuto eccome contro il Real Madrid al Bernabeu. Nessuna paura di commettere dei passi falsi ed ecco che esce fuori il vero Milan.
Come detto però, la questione in Serie A è diversa. Nella situazione in cui si trova il Milan, nelle gare contro chi è avanti è meglio non farsi male (per paura? per approfittarne dopo?). Un giochino che contro la Juve decimata ha funzionato, ma contro l'Atalanta purtroppo no.
E questo pensiero lo si ha dopo aver visto e rivisto il secondo tempo dei rossoneri, ma anche in generale il secondo tempo di Atalanta-Milan. Era la perfetta copia di Milan-Juve: equilibrio, duelli a centrocampo, ripartenze poco lucide e infatti al Milan è mancato l'ultimo passaggio.
Però poi ci si scontra con la dura realtà, L'Atalanta aveva tutti i titolari, non aveva assenza e ha anche l'attacco più prolifico del campionato. Il rischio che un gol sarebbe arrivato era molto più alto rispetto alla gara contro la Juve. Allora perché adottare la stessa tecnica?
Prima di leggere il risultato finale la risposta era, perché si sarebbe rischiato di finire a -12. Dopo il risultato finale il Milan è a -12 e allora dalla ricerca d'equilibrio, adesso forse ci sarebbbe bisogno di quella convinzione di poter essere, anche in Serie A, il Milan della Champions League. Chi c'è più forte del Real Madrid...
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