Confronto doveroso

Milan, il bilancio di due stagioni sospese tra ambizione e limiti

Milan
Il Milan tra attacco brillante e difesa in difficoltà: l’analisi (quasi) completa delle stagioni 2023-2024 e 2024-2025.
Gaetano de Santis
Gaetano de Santis Redattore 

Due stagioni, 104 partite complessive e un bilancio che racconta un Milan combattivo, ma non sempre performante. I rossoneri si avviano a chiudere il biennio 2023-2025 con il sapore amaro delle occasioni mancate e degli obiettivi solo sfiorati, in Italia come in Europa.

Guardando ai numeri, il bilancio parla chiaro. Nella stagione 2023/2024 i rossoneri hanno messo insieme 28 vittorie, 11 pareggi e 13 sconfitte in 52 partite. Un attacco prolifico, capace di segnare 99 gol, spesso entusiasmante. Tuttavia il Milan dietro ha mostrato troppe crepe: 69 reti subite, molte nei momenti più delicati ed un bilancio nelle stracittadine increscioso.

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Un anno dopo, il copione cambia poco. Il Milan nella stagione in corso ha giocato sempre 52 partite, ma con una vittoria in meno (27), una sconfitta in più (14) e lo stesso numero di pareggi (11). Il reparto difensivo mostra timidi segnali di crescita – 60 gol incassati – ma l’attacco rallenta: 91 reti all’attivo. Una squadra forse più equilibrata, ma anche meno concreta in fase offensiva.

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MILAN, ITALY - MARCH 15: Tijjani Reijnders of AC Milan celebrates with his team-mates Christian Pulisic and Rafael Leao after scoring their team's second goal during the Serie A match between AC Milan and Como 1907 at Stadio Giuseppe Meazza on March 15, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Mettendo tutto insieme, il ritratto che emerge da queste due stagioni è quello di un Milan ancora instabile, con picchi altissimi, ma cadute ancor più rovinose. In due stagioni: 55 vittorie su 104 gare, una media di 1,82 gol a partita e una fragilità difensiva mai davvero risolta, nonostante qualche passo avanti.

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Ora, con la finale di Coppa Italia all’orizzonte, la palla passa alla dirigenza. Indipendentemente dal trofeo, servirà un cambio di passo deciso. Perché i numeri dicono che il Milan potenzialmente c’è, ma non basta: per tornare davvero protagonista serve alzare l’asticella. Magari con due nuovi trofei in bacheca, come trampolino per un futuro all’altezza della sua Storia.