IL COMPORTAMENTO DETTA LE SCELTE

Milan, cuore o cinismo il primo nodo da sciogliere e poi DS, allenatore e squadra

Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 
Milan, i problemi hanno un comune denominatore: la testa. La testa della squadra, la testa della dirigenza, la testa di tutto il club. 

Una stagione sportiva fallimentare è l'appellativo più gettonato dopo una finale di Coppa Italia persa senza aver dimostrato, sul campo, quella fame tanto richiesta dai tifosi milanisti in questa annata sportiva. E sicuramente l'appellativo è calzante, ma non può bastare. Il ragionamento deve andare ben oltre e più in profondità.

La squadra non ha dimostrato quella fame calcistica che sarebbe servita per lanciare a tutto l'ambiente quel messaggio di rivalsa. Una rivalsa non contro gli avversari, in questo caso contro il Bologna, ma contro una situazione interna in cui la stessa squadra si trova ormai da tempo.

Milan, senza voglia, senza amore, quel cuore...

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È venuta meno quella voglia di uscire da questo tunnel, da questo essere costantemente sbeffeggiati, come se quasi quasi piacesse - (e non è un'allusione).

Il nulla tecnico messo in campo dai giocatori nella partita di ieri sera ha lanciato un altro messaggio, che molti tifosi avevano già ricevuto tempo fa, ma questa volta è arrivato veramente a tutti.

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Forse quell'amore per i colori rosso e nero non è così profondo come lo è per i tifosi. 

La rosa, una rappresentazione del cinismo societario? No, c'è ben altro

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A partita conclusa arrivano giustamente i primi giudizi da parte di tutti coloro che vivono l'ambiente Milan: giornalisti, fotografi, creator, tifosi, commentatori... Il mondo calcistico si è scagliato forte contro la squadra vedendola come la rappresentazione plastica dell'attuale società. Niente cuore, ma solo cinismo confezionato assieme a quei ragionamenti freddi e distaccati che tanto rattristano i tifosi.

Mi spiace, ma non è così. Nel Milan, e non parlo di squadra, ma di tutto il Milan, non ci sono ragionamenti freddi, come non ci sono ragionamenti dettati dal cuore. Si naviga esattamente nel mezzo e la stagione che si sta appena concludendo ne è la dimostrazione.

Cuore o Cinismo il primo nodo da sciogliere e poi DS, allenatore e squadra

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Prima ancora del futuro DS, del nuovo organigramma dirigenziale, della scelta sull'allenatore e sulla rosa, bisogna fare un altro tipo di analisi.

I problemi di quest'anno hanno un comune denominatore: la testa. La testa della squadra, la testa della dirigenza, la testa di tutto il club. 

L'atteggiamento che si infonde ogni giorno porta poi al ''come vengono prese delle scelte, qualunque esse siano''.

  • L'entusiasmo eccessivo iniziale di questo percorso 2024-25 con la presentazione di inizio anno.
  • Il cinismo nella scelta dell'esonero di Fonseca a fine dicembre. Nuovamente l'entusiasmo per il mercato di gennaio.
  • Il fallimento espresso per l'uscita dalla Champions League.
  • La gioia per aver trovato il modulo giusto e per aver fatto rifiorire Jovic.
  • Il distacco cinico dalle comunicazioni esterne sui presunti litigi e sulle scelte del DS.
  • I sentimenti non fanno bene quando si deve prendere una decisione e non fanno bene soprattutto se nel mezzo c'è anche un pizzico di freddura. Oltre a rischiare di esser inquadrati come lunatici, che è veramente il meno, dopo un'annata del genere, si rischia di creare confusione. Una confusione non nella comunicazione, ma nei comportamenti di tutti: dai dirigenti, all'allenatore, fino ai giocatori.

    La confusione comportamentale e non comunicativa

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    Una confusione di pensiero su come pianificare o comunicare le proprie scelte non può che generare altre confusioni nelle scelte prese o che dovranno essere fatte...

    In questo momento il Milan non ha bisogno di ragionare con il cuore, come non ha bisogno di continuare a non prendere una decisione su quale strada scegliere. Non si può navigare nel mezzo accontentando un po' tutte le parti in gioco: tifosi, ambiente, club. Soprattutto non si può agire così quando la stagione è negativa perché tifosi, ambiente e anche club non vengono accontentati per davvero, anzi...

     

    Milan no ai lunatici e no al cuore: cinismo puro

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    Bisogna essere decisi, cinici e freddi nell'accettare un'annata così e nel volerla cancellare, anche mettendo in campo tutti gli strumenti più drastici. Bisogna essere cinici con il dover prendere una decisione. Bisogna essere cinici con l'adottare una strategia comunicativa, chiarirla e percorrerla per, almeno, un anno intero.

    La base di partenza per una rinascita parte da come voler ragionare per ricominciare. Prima di entrare nella sfera empirica, bisogna scegliere la filosofia da seguire. Nessun minestrone.

    L'opzione del cuore: l'amore insegna

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    L'altra opzione è il cuore, ma come nell'amore scegliere il cuore certe volte può solo far impazzire perché anche lì bisogna capire quale cuore scegliere. Il proprio o quello dei tifosi?