IL PESO DELLE PAROLE DI CONCEICAO

Intervallo scossa, da fattore positivo a problema caratteriale

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Del Milan di Conceicao, di questi primi 18 giorni di gennaio 2025, il tema emerso maggiormente è quello dell'intervallo, dove la scossa d'energia data alla squadra porta a quelle rimonte vittoriose, come in Supercoppa e a Como, ma contro la Juve...
Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 

I buoni propositi per il 2025 erano arrivati con un cambio in panchina che potesse dare una scossa alla squadra, nuova energia, un nuovo metodo di lavorare.

Insomma dopo l'avventura di Fonseca, anche la società aveva capito come, al di là delle questioni tattiche, per questo tipo di spogliatoio, sarebbe servito un sergente che cambiasse la mentalità, l'approccio alle partite.  

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Dal primo dell'anno sono passati solo 18 giorni e oltre alla vittoria in Supercoppa e al bilancio ancora riduttivo in Serie A (1 pareggio 1 vittoria 1 sconfitta), quel che si può già notare e sui cui tutti possono ragionare è proprio l'approccio della squadra alle gare.

La semifinale di Supercoppa contro la Juventus ha generato degli abbagli in molti tifosi e non solo.

L'andare in svantaggio nel primo tempo e il cambio di mentalità che il Milan aveva avuto nella ripresa hanno fatto ben sperare su come un allenatore come Sergio Conceicao potesse incidere dal punto di vista caratteriale sui giocatori.

In molti hanno parlato di una scossa nell'intervallo. Volendo essere più crudi anche di una grande arrabbiatura per come stava giocando il Milan quella semifinale.

Quella scossa a Riyadh c'è stata contro la Juve. Poi però contro l'Inter qualcosa cambia. 

Il Milan approccia il derby diversamente. Il primo tempo gioca bene, rispetto ai primi 45' contro la Juve, ma arriva purtroppo il gol dei nerazzurri su una disattenzione del Milan qualche secondo prima di tornare nello spogliatoio.

E tutti hanno iniziato a pensare a cosa avesse potuto dire Conceicao in quella circostanza. Quanto il tecnico portoghese si sarebbe infuriato.

Il Milan torna in campo per il secondo tempo e iniziano le domande... L'approccio sarà ancora più cattivo, come contro la Juve? Sarà un Milan aggressivo? Ci sarà la rimonta?

L'arbitro Sozza fischia e dopo un solo minuto l'Inter torna in vantaggio. E allora la famosa scossa dell'intervallo che fine ha fatto?

Quella gara il Milan la rimonta nel finale e quindi nella narrazione è passata la tesi di un intervallo cruciale per questa squadra, quasi necessario sempre per poter poi vincere le partite.

Contro il Cagliari ancora... Primo tempo non positivo del Milan. Ancora scossa nell'intervallo e gol fatto, ma poi disattenzione in copertura e arriva il pareggio di Zortea. A San Siro, per la prima in Serie A non si vede quella fame e quell'energia che voleva Conceicao.

Arriviamo adesso a Como. Primo tempo ancora sbagliato del Milan. Intervallo, scossa, ma poi... Vantaggio Como. Il Milan vince grazie a Theo e Leao nel finale, ma in campo non è mai scesa una squadra rabbiosa, aggressiva, con quella voglia di soverchiare il rivale.

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Ed ora dulcis in fundo... parliamo della gara contro la Juventus. Il Milan gioca un primo tempo dove fa fatica nel pressare i bianconeri sempre padroni del gioco, ma alla fine i rossoneri sembravano essere più cinici. La Juve tira una sola volta in porta, mentre il Milan ha 3/4 occasioni in ripartenza.

Intervallo, scossa e poi cosa succede...?

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L'Intervallo, la scossa, un concetto travisato

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Il fatto che questo Milan abbia bisogno di una strigliata nell'intervallo non bisogna vederlo come un fattore positivo, anzi... È il campanello d'allarme che suona e indica un problema serio. Sembra quasi che una strigliata sia obbligatoria per dare stimoli nel giocare le partite.

Qui si sta parlando proprio di gioco, non di provare a rompere l'equilibrio di una partita. Non si stanno giocando gare proibitive dove il Milan si  scontra con avversari nettamente superiori e quindi anche un discorso motivazionale può dare quella forza in più per portare a casa la gara.

Qui si parla di una scossa per scendere in campo. Conceicao fa bene a smuovere i giocatori, fa bene a chiarire ogni discorso, sia nello spogliatoio, sia con la stampa, ma il problema è proprio che questo Milan ha bisogno sempre di qualcuno che parli per invogliare a giocare.

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La scossa, la strigliata o il discorso motivazionale deve essere un supporto a una base di volontà individuale e di squadra nel voler giocare e vincere le partite, non può e non deve essere l'unico strumento.

E questo perché il problema che già c'è ed è serio, non deve essere ancor più ingigantito. Perché se la teoria che il Milan senza la scossa non giochi neanche una partita diventasse vera, vuol dire che i temi da mettere sul tavolo poi diventano due, ovvero: la squadra non è forte e il ciclo di tutti i giocatori nel Milan è già finito. 

E sono due temi che non possono... non devono... diventare realtà.

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