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Negli ultimi anni, la parola equilibrio accostata al Milan non fa nemmeno più notizia, ma Mister Conceicao sembrerebbe aver trovato la soluzione.
Il 4-2-3-1 di Pioli poteva contare sulle caratteristiche di Kessie, Saelemaekers, Tonali per rendere il modulo più equilibrato e poi qualche accorgimento tattico (il terzino destro più bloccato) completava il piano gara del mister nato a Parma.
Nonostante ciò, spesso la squadra si spezzava in due con conseguenti infilate da parte degli avversari. Il mercato in uscita e in entrata ha portato giocatori e caratteristiche nuove, con l'idea di fare un calcio propositivo, offensivo e possibilmente con il 4-2-3-1, da qui la scelta di Fonseca. Proprio Fonseca prima e il connazionale Conceicao dopo, hanno però dovuto fare i conti con lo stesso problema, l'equilibrio.
Gli allenatori moderni non parlano più di moduli, ma di come si copre il campo nelle due fasi e sia Fonseca che Conceicao per garantire maggiore equilibrio hanno pensato di difendere in un modo (spesso Musah o Jimenez si abbassavano formando una difesa a cinque) e attaccare in un altro.
Mister Conceicao, da sempre attento alla compattezza di squadra, viste le prestazioni altalenanti di singoli e squadra ha fatto la cosa più semplice, ma non scontata, del mondo, ovvero schierare la squadra privilegiando le caratteristiche dei suoi giocatori, da qui il 3-4-3. Chiaramente un 5-4-1 in fase difensiva con variazioni tattiche in base agli avversari (il primo tempo contro l'Inter ha difeso 4-4-2) e gioco veloce e diretto in fase offensiva.
Tutti i giocatori di movimento, sembrano beneficiare di questo modulo (Pavlovic, Tomori e Theo su tutti). E la punta centrale? Quali caratteristiche dovrebbe avere l’attaccante centrale in un 3-4-3 come quello del Milan attuale che difende con un blocco basso e propone un gioco diretto e veloce, talvolta anche con lanci lunghi per eludere il pressing avversario?
Sicuramente deve saper proteggere palla spalle alla porta, far salire la squadra e gestire i duelli fisici con i difensori centrali.
Gioco di sponda, ma deve anche essere in grado di scattare negli spazi lasciati liberi dietro la linea avversaria, quindi attacco della profondità.
Avere la capacità di lavorare "sporco", portando pressione sui portatori avversari, duelli aerei, movimenti senza palla intelligenti.
Possedere buona tecnica di base per ricevere anche palloni difficili (lanci lunghi, cambi gioco) e ripulirli.
Deve avere senso del gol, dato che le occasioni saranno più rare, deve essere molto efficace sotto porta.
Tammy Abraham non è pulitissimo tecnicamente quando è sotto pressione, attacca bene la profondità ed è un attaccante fisico, abile nel gioco aereo. E' il migliore a “sporcare il gioco avversario” in pressione (vedere il primo goal a Venezia).
Santiago Gimenez è bravissimo nell'attaccare la profondità, più finalizzatore rispetto ad Abraham,meno adatto per il momento adun gioco di sponda, spesso si defila sulla destra per non “sentire “ la marcatura del difensore.
Luka Jovic non è un attaccante esplosivo nella profondità, dotato di grande tecnica e gestione palla in fase di transizione offensiva e sembrerebbe meno adatto rispetto agli altri due a interpretare da solo il ruolo "sporco" che il Milan sembra richiedere ora.
Con questo modulo e con i principi di gioco di Conceicao, la punta centrale del Milan nel 3-4-3 a mio avviso, dovrebbe assolutamente saper fare due cose.
Dovrebbe saper gestire e favorire un'uscita palla più pulita, evitando che il Milan perda sempre il possesso subito dopo il recupero ed essere concreto sotto porta.L'identikit, viste le ultime prestazioni, porta a Luka Jovic.
Il primo goal contro l'Inter di Coppa Italia mostra quanto siano fondamentali determinate caratteristiche nel calcio moderno. Il serbo infatti, si abbassa sulla linea di metà campo, gestisce la palla con tecnica e smista il gioco sugli esterni garantendo fluidità di manovra e ripartenze. Contro i nerazzurri, avvia l'azione e la va a concludere con uno splendido colpo di testa.
E la profondità? Mister Conceicao chiede ai vari Rejnders, Leao e Pulisic di scattare in profondità nello spazio lasciato proprio dal serbo.
Vedremo che scelte farà Mister Conceicao in prospettiva, consapevole che il tempo per provare è finito, servono certezze e compiti chiari.
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